(...) rappresentanti delle comunità straniere, 8mila posti a sedere lungo una tavolata da 2,6 chilometri e 40mila cestini da picnic per dimostrare quanto la città governata dalla giunta Sala sia accogliente solleva perplessità da ogni dove.
A essere perplessi perfino i suoi compagni di partito del Pd, preoccupati per l'effetto che potrebbe avere sugli elettori, i responsabili della sicurezza pubblica, i consoli e i rappresentanti del centrodestra il cui pensiero va «agli altrettanti anziani milanesi in stato di povertà».
Ma solleva più di un dubbio anche chi si occupa di immigrazione minorile, come il presidente della comunità Oklahoma onlus fondata da un gruppo di volontari di ispirazione laica nel 1982 con lo scopo di «favorire l'inserimento sociale di minori italiani e stranieri in grave stato di disagio individuale e sociale, in particolare dei minori con esperienze di carcerazione», insignita nel 2016 dell'Ambrogino d'Oro. «Mi sembra di capire che al di là delle polemiche politiche - spiega il presidente, l'avvocato Emanuele Martinoli - si voglia in questo modo dare evidenza al tema dell'immigrazione. L'immigrazione si affronta, a nostro modo di vedere, non solo facendo accoglienza ma cercando di costruire progetti di integrazione». Da oltre trent'anni l'associazione Oklahoma, infatti, si occupa di dare un'istruzione e una formazione ai minori che arrivano da soli nel nostro Paese, con l'obiettivo di trovare un lavoro e di intraprendere quindi un percorso di completa integrazione nella nostra società. «Spero dunque che il picnic sia solo l'evento finale di una serie di eventi in cui si affronta il tema in maniera costruttiva. Se invece si risolve solo con un pic-nic capisco le perplessità generali».
«Siamo pronti a una mobilitazione con le associazioni ambientaliste e i comitati per impedire questo scempio - attacca Gianluca Comazzi capogruppo Fi in consiglio comunale - Uno schiaffo alle migliaia di poveri italiani che vivono per strada». «Basta pensare sempre agli immigrati, pensiamo anche ai nostri anziani, ai nostri poveri, ai nostri disoccupati o alle famiglie in difficoltà» polemizza Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda.
«Anche gli italiani sono invitati? Saranno accolti i tanti anziani milanesi abbandonati a se stessi? - si chiede Riccardo De Corato, assessore regionale all'Immigrazione (FdI)- E i clochard italiani che dormono sotto i portici perché hanno paura nei dormitori popolati da stranieri? E le 22mila famiglie milanesi in attesa di una casa popolare sono previste?». Milano accoglie già 430mila immigrati.
E chi copre i costi dell'iniziativa da Guinness? «L'ennesima pagliacciata di una giunta che pensa esclusivamente agli immigrati e crede, con queste iniziative radical chic, di poter imporre una visione sull'accoglienza che è stata pesantemente sconfitta alle urne - osserva Silvia Sardone, consigliere comunale (Fi) - Quanto costerà questa assurda iniziativa che tra l'altro viola il regolamento parchi e giardini?».Marta Bravi