Cronaca locale

La denuncia Esposto dei sindacati

Contestano le condizioni igienico-sanitarie e i turni massacranti nel Cimitero di Lambrate e il Comune li ricambia chiudendo la mensa. Questa la situazione che i sindacati contestano al sindaco Giuliano Pisapia e all'assessore al Benessere Chiara Bisconti. Durissima presa di posizione che si è tradotta in un esposto in Procura con particolare riguardo al non rispetto delle norme di legge riguardanti la prevenzione agli infortuni e alle malattie professionali.
Il contenzioso prosegue da molti mesi, da quando tutte le organizzazioni sindacali hanno iniziato a contestare la presenza di ingente guano dei piccioni sui davanzali delle finestre adiacenti gli spogliatoi del personale, l'aria irrespirabile nei bagni e nei boudoir destinati agli uomini causata dalle ventole fuori uso e dalle condotte dell'aria inadeguate, le crepe e i rigonfiamenti dei muri del cimitero causate da perdite d'acqua, i controsoffitti pericolanti e le infiltrazioni dalle condutture. A tutto questo si aggiunge la situazione della sala mensa dove, denunciano i sindacati, la sporcizia e l'incuria sono diffuse: dalle lampade a soffitto la polvere pendente rischia di finire nei piatti dei commensali; i tavoli non vengono ripuliti dal 2 luglio, e anche il bidone dell'immondizia con scarti alimentari, non viene svuotato in quanto l'amministrazione comunale non ha ancora individuato a chi spetti la competenza; i muri e soffitto, ormai ingrigiti, necessitano di un'imbiancatura; i refrigeratori dell'aria fredda sono da tempo non funzionanti e la temperatura è insopportabile; i pavimenti e pareti non vengono ripuliti da tempo, sono trascurati e l'incuria regna ovunque.
Sulla sala mensa il Comune ha però le idee chiare e, senza avvertire i lavoratori, la chiude. Un servizio, con proprie cucine, dedicato ad una quarantina di operai e impiegati, oltre a tutti i dipendenti comunali del comprensorio, viene soppresso dopo un breve periodo in cui i pasti vengono recapitati attraverso Milano Ristorazione secondo però il menu riservato alle scuole elementari. Gianni Zin, rappresentante Rsu, decide così di inviare una email a sindaco, assessore e direttore di settore, Renata Boria. «Dovete riaprire la cucina – scrive Zin – lo dovete a questi lavoratori che ormai da anni lavorano sotto organico, con carichi di lavoro estenuanti. Solo la cremazione, il 70% delle salme a Milano, annovera 50-60 salme scaricate a braccia dai pochi lavoratori, oltre ai funerali (in media 2-3 al giorno) e a tutte le altre operazioni di tumulazione salme, resti ceneri ecc, così per 365 giorni all'anno estate e inverno». Se Pisapia e Bisconti fan finta di nulla, il direttore di settore Boria risponde con l'invito sprezzante «a prendere le proprie autovetture» e andare a mangiarsi un panino nei bar del quartiere Lambrate.

Si arriva così all'esposto alla Procura di perché sia attivato un intervento urgente per accertare che le norme di sicurezza e prevenzione agli infortuni e malattie siano rispettate.

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