«Cudicini, Anquilletti, Schnellinger...» negli anni Sessanta era l'inizio di una filastrocca come «Sarti, Burgnich, Facchetti...» dall'altra parte del Naviglio. Era la Milano padrona dell'Europa, cinque finali di Coppa campioni in dieci anni, quattro vinte, la Milano di Rivera e Mazzola, di Herrera e di Rocco, di due modi opposti di vincere.
Cinquant'anni fa, il 28 maggio 1969, quel Milan conquistò la sua seconda Coppa Campioni, un 4-1, con tripletta di Pierino Prati e gol di Sormani, all'Ajax che veniva dal futuro, alla squadra che avrebbe cambiato il calcio, grazie al suo profeta Johan Cruijff, negli anni in cui anche il mondo e la Milano del miracolo economico e della contestazione studentesca stava mutando. Resta quel Milan una delle squadre più amate di sempre, persino di Milan più vincenti. Così i suoi campioni raccontano e hanno raccontato quegli anni, e quella partita, formidabili.
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