Studenti e candidati alla poltrona di governatore a confronto. Pinardi, Maroni e Ambrosoli hanno accettato l'invito dell'Università Bicocca e hanno risposto alle questioni sollevate dai giovani allievi. Il primo ha dovuto parlare dei falsi titoli di Oscar Giannino: «Una bugia non strettamente a lui imputabile ha precisato Pinardi e una questione nata da Wikipedia». Un curriculum a sua insaputa, dunque, che gli attribuiva anche lauree non vere. E che ha creato il dissidio con l'economista Luigi Zingales, professore proprio all'università di Chicago dove il giornalista diceva di aver conseguito un master: il docente pretendeva un passo indietro che è arrivato solo 48 ore dopo. Forse anche per l'imbarazzante questione i due non si sono parlati: «So che per varie questioni ha spiegato Pinardi si sono sentiti solo per segreterie telefoniche». Una patata bollente che il candidato di Fare per fermare il declino ha provato a gestire, ma dando anche una delusione a uno studente che provando a difendere Giannino aveva detto: «Ma io ho sentito a La7 che parlava solo di lauree in giurisprudenza». «Sono false pure quelle» ha dovuto informarlo Pinardi.
Dalle teorie sui curriculum a insaputa di Giannino si è poi passati alle promesse di Roberto Maroni che ha sicuramente guadagnato almeno un voto, quello di Luca Battanta: ventisette anni e una vita divisa tra la prossima laurea in Economia e il lavoro per mantenersi, ha chiesto al candidato di centrodestra indicazioni su come aprire un'azienda subito dopo la laurea senza dover chiedere ai genitori di garantire per lui. Maroni ha replicato: «Le lascio i miei contatti, se vinco quando si è laureato mi chiami e vediamo di ragionarci insieme». E gli ha lasciato davvero telefono e mail per la soddisfazione di Luca: «Sono veramente contento che un politico mostri questa attenzione per i giovani». E forse lui sarà tra quelli che usufruiranno del fondo da 50 milioni che, nelle intenzioni del candidato leghista, dovrebbe fornire proprio alle nuove aziende i liquidi in prestito che dalle banche non otterrebbero mai. Maroni a margine del suo intervento, durante il quale ha affermato che per l'assegnazione di fondi e posti pubblici si farà affiancare da un ente non dipendente dalla politica, ha anche annunciato che l'unico suo assessore sicuro, sugli altri non si sbilancia per scaramanzia, sarà Antonio Rossi.
Ambrosoli, invece, introdotto dall'ex assessore Lucia Castellano, ha parlato della sanità lombarda partendo dagli ultimi scandali e assicurando poi che se vincerà «ogni direttore sarà giudicato dalla qualità delle cure che garantisce alle persone, non del suo schieramento politico». Ha anche esaltato le qualità di due aziende che fabbricano valvole per le perforazioni petrolifere perché sono lombarde, primeggiano a livello mondiale e impiegano molti neolaureati.
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