Don Mazzi e il colpo da ko «Majorino non vale nulla»

All'assemblea Pd davanti a Renzi affondo sull'assessore-candidato «Il peggiore, non è all'altezza di Milano». La replica: «Sono stupito»

«Non vale niente ed è pure candidato. Il peggior candidato possibile». Don Antonio Mazzi ha abituato tutti ai giudizi tranchant . Ieri il prete amico della sinistra è arrivato all'assemblea del Pd a Expo e con una manciata di parole ha silurato Pierfrancesco Majorino. Non è il commento di un uomo della strada. L'assessore al Welfare della giunta Pisapia, già sceso in campo per le Comunali 2016 (passando per le primarie) si giocherà la campagna sui temi del sociale. E don Mazzi, che al parco Lambro - per dire - ha fondato 31 anni fa la comunità di recupero Exodus e nel 1990 un centro di aiuto alla stazione Centrale, in questi anni ha avuto parecchio a che fare con i suoi uffici ed evidentemente parla con cognizione di causa. «Io sono legato al sindaco Pisapia - spiega il prete di strada - mi piacerebbe che restasse lui, ma non con questi assessori. Con quelli non si va da nessuna parte. Non so se è stato lui a sceglierli o ha dovuto farlo, ma certi non sono all'altezza di Milano». Esclusa l'ipotesi un Pisapia bis «andrebbe bene una donna». E ribadisce, «Majorino è il peggior nome possibile». Non sono consigli disinteressati: per don Mazzi si schiera anche nel 2016 a fianco del Pd, «non vorrei trovarmi a Milano con uno come Salvini, solo a vederlo devo andare in bagno. Se dovesse diventare premier, ho cinque comunità all'estero, vorrà dire - scherza - che andrà in giro». Salvini risponde via Twitter con una stoccata: «Se questo è un prete...».

L'assessore-candidato fa finta di cascare dalle nuvole. Si dice «molto sorpreso» del giudizio di don Mazzi, come quando «lo scorso anno disse che Berlusconi è un uomo perseguitato dalla magistratura. Non ricordo particolari motivi di screzio tra di noi, se vorrà ne parleremo». Il collega alla Sicurezza Marco Granelli sostiene che don Mazzi «è una persona seria», non sa spiegarsi perchè possa avercela con Majorino e con la giunta, «c'era stato un bando di assegnazione per alcuni spazi al parco Lambro (la Cascina e la Capanna dello zio Tom, ndr ) fatto dalla precedente amministrazione secondo una strada che noi abbiamo cambiato. Bisognerebbe parlarne». Eppure non è la prima volta che il prete contesta la squadra di Palazzo Marino, lo sanno bene. A metà mandato aveva già assegnato un'insufficienza alla giunta: «Caro Giuliano, così non va - aveva detto -. Sei una persona onesta e un amico, ma con la sola onestà non si governano le città. La macchina burocratica è un pachiderma». Un anno fa dopo l'ennesima esondazione del Seveso e sgombero della comunità dal parco Lambro si era sfogato: «La nostra sede è in uno stabile del Comune però nessuno viene a vedere se abbiamo bisogno di qualcosa».

E «Exodus-Sos Stazione Centrale» qualche mese fa ha girato un video per ringraziare ironicamente il Comune, in particolare l'assessore Majorino, per il contributo annuale assegnato al centro di aiuto: «Con 5mila euro non ci paghiamo neanche la bolletta del telefono». L'assessore si potrà dire un pò dispiaciuto del ko di don Mazzi, forse. «Molto sorpreso», decisamente no.

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