Assessore Paola Bulbarelli, la Lega e Matteo Salvini chiedono l'esercito per sgomberare le case popolari dagli abusivi.
«È la prima cosa che ho pensato anch'io nella mia prima visita nei caseggiati di san Siro».
Ma un problema così, va davvero affrontato con l'esercito?
«Quella è una reazione di pancia. Ma siamo assolutamente in sintonia su una cosa: fuori tutti gli abusivi, senza se e senza ma».
Per il 2014 parliamo di 2.590 abitazioni per Aler e altre 1.377 del Comune.
«Lunedì c'è stato un tavolo in prefettura in cui il questore Luigi Savina ha sottolineato con le istituzioni il lavoro da fare».
La Regione con Aler ha una grossa responsabilità.
«E, infatti, abbiamo presentato un progetto sperimentale finanziato proprio dalla Regione».
Di cosa si tratta?
«Un protocollo che prevede regole d'ingaggio chiare e definite che consentano un coordinamento tra prefettura, forze di polizia, Comune e aziende erogatrici di acqua, luce, gas e telefono».
In concreto?
«Ognuno deve sapere chiaramente quali sono i suoi compiti».
Ora non è così?
«La polizia locale, per esempio, potrebbe magari intervenire anche senza bisogno di aspettare polizia o carabinieri che hanno tante altre cose da fare».
C'è altro nel protocollo?
«Tempi certi per lo sgombero degli abusivi, massimo 48 ore. E per chi occupa blocco degli allacciamenti, blocco delle richieste di residenza e divieto di accesso alle graduatorie Erp per cinque anni».
È così difficile sgomberare chi occupa senza averne diritto?
«Basti dire che gli assistenti sociali finiscono il turno alle 18 e ovviamente il picco delle occupazioni si ha tra le 19 e le due di notte. O il sabato e la domenica».
Non sarà mica colpa degli assistenti sociali.
«Non sarà colpa loro, ma regolarmente mancano quando ci si trova di fronte a famiglie con minori o a donne incinta che annullano immediatamente l'efficacia di uno sgombero».
Forse l'abusivismo non si combatte solo con la repressione.
«Per questo la Regione ha stanziato 120 milioni di euro per recuperare gli alloggi sfitti. È chiaro che le case vanno recuperate e riassegnate immediatamente».
E perché non lo si è fatto?
«Perché non c'erano i soldi».
Con quei 120 milioni di euro cosa riuscirete a fare?
«Nei prossimi tre anni recupereremo 8mila alloggi. E altri 8mila riprendendo in mano vecchi contratti di quartiere che sono fermi anche da 10 anni».
Il Comune ha interrotto la convenzione con l'Aler per la gestione delle sue case popolari.
«Mi spiace che il Comune l'abbia fatto. Quello delle case popolari è un problema trasversale che va affrontato tutti assieme».
E invece?
«Invece il Comune e il sindaco Pisapia sui quartieri delle case popolari hanno già cominciato la campagna elettorale per il 2016».
Forse non erano soddisfatti.
«Io credo che in Aler ci siano delle grandi professionalità».
L'assessore del Comune Daniela Benelli ha detto che si è finalmente usciti da un incubo.
«Ma scherziamo? All'assessore vorrei dire di andare a vedere quali erano le condizioni quando le case erano gestite dai privati».
Uno scontro durissimo.
«E dicano perché gli inquilini Aler pagano il 10% di Tasi che quelli del Comune non pagano. Ci sono poveri di serie A e di serie B?».
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