Cronaca locale

Due piscine e grande parco cresce il Campus Bocconi

A settembre aprirà la torre con 300 residenze

Due piscine e grande parco cresce il Campus Bocconi

Due piscine, di cui una olimpionica, un campo coperto per basket e volley, un grande parco al centro del complesso ma aperto ai cittadini. L'intero progetto del nuovo Campus Bocconi sarà completato entro il prossimo anno ma già a settembre la parte residenziale - una torre con trecento stanze - aprirà le porte agli studenti fuori sede. Il sindaco Beppe Sala e l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran hanno visitato ieri il cantiere sull'area dell'ex Centrale del Latte. Il campus comprenderà un mix di edifici (altri quattro oltre alla torre) funzional sia all'attività accademica sia alla vita degli studenti. Ci sarà la nuova School of Management con spazi per i corsi universitari, un grande auditorium, un recreation Center con due piscine e il campo coperto, una pista di atletica. Un vero e proprio centro polisportivo che sarà aperto anche alla città. Il progetto è firmato dallo studio giapponese di architettura Sanaa. Il sindaco non esita a definirlo «favoloso» e fa presente che «non solo riqualificherà l'area dell'ex Centrale del latte ma riguarderà anche le aree pubbliche limitrofe». La convenzione firmata tra Comune e Università Bocconi prevede interventi su viale Bach, all'interno del Parco Ravizza, su via Sarfatti e piazza Sraffa che saranno in parte pedonalizzate per agevolare il flusso degli studenti. «Ciò che abbiamo visto oggi preannuncia una nuova realizzazione davvero entusiasmante per la nostra città. Faremo rinascere una zona semiperiferica e su questa lavoreremo con nuovi progetti tra cui la costruzione di un asilo e il sostegno a Pane Quotidiano, punto di riferimento e solidarietà per molte persone in difficoltà».

Fa parte degli accordi presi tra Palazzo Marino e l'ateneo infatti la realizzazione di un nuovo accesso più dignitoso al Pane Quotidiano: era tra gli interventi previsti all'interno della convenzione per il campus dell'Università Bocconi e il disegno è firmato da Stefano Boeri.

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