Dal Duomo alla Scala Le note magiche dei concerti di Natale

Stasera nella cattedrale il tradizionale evento con le «Ave Maria» più celebri

Piera Anna Franini

Dal Teatro alla Scala al Duomo, conservatorio, auditorium in largo Mahler, Palazzina liberty, teatro dal Verme. Non c'è sala musicale milanese che non metta in campo un concerto di Natale. Vince la musica sacra del Settecento, anzitutto quella a firma dei tre giganti dell'epoca: Mozart, Bach e Haendel. Ma c'è spazio anche per libere interpretazioni. È il caso dell'Orchestra dei Pomeriggi Musicali che giovedì alle 21 - con replica sabato mattina - al Dal Verme inseguono le bollicine dei valzer viennesi, pagine da operetta o comunque brani spumeggianti come il primo movimento del primo Concerto per violino di Paganini, interprete il violinista Giuseppe Gibboni con Giancarlo Rizzi sul podio.

Iper-sacro, invece, il concerto di Natale alla Scala, giovedì (anche qui in replica sabato), con i complessi del teatro che depongono armi, ghigliottine, cappelli frigi e coccarde rivoluzionarie (dell'opera in scena in questi giorni, Andrea Chénier). La storia si ferma con la Messa in do minore K427, con il mottetto «Exsultate jubilate» e l'ouverture di «Lucio Silla» di Mozart. Dirige Giovanni Antonini, assente (troppo) dalla Scala da una decina d'anni. La sua presenza scaligera è legata alle Nozze di Figaro, Ascanio in Alba di Mozart ed Alcina di Haendel. Antonini è una garanzia nel repertorio di musica antica. A vent'anni tondi tondi creò la sua start up musicale, destinata a un grande futuro: l'ensemble Giardino Armonico, alla testa del quale ha fatto conoscere tanti tesori nascosti del passato.

Altro appuntamento di tradizione è quello in Duomo, stasera alle 19.30, ingresso da mezz'ora prima. Protagonisti, l'Associazione Concertistica Carmina et Cantica e MoMus, con l'Ensemble Accademia Musica Festival diretto da Stefano Seghedoni. Scorreranno celebri Ave Marie firmate Bettarini, Caccini, Cherubini, Donizetti, Franck, Gounod, Luzzi, Mascagni, Mercadante, Perosi, Saint-Saens. E naturalmente Franz Schubert. Giovedì alle 20.45 alla palazzina Liberty, l'appuntamento è con l'orchestra La Risonanza, compagine diretta dal clavicembalista e organista Fabio Bonizzoni. È un concerto partecipativo: il pubblico può prendere parte alle prove l'ora prima del concerto, diventando protagonista del concerto stesso. Ci si cimenta con le prime tre Cantate dell'Oratorio di Natale di Bach. Attenzione: è in tedesco. Ma basta un click su un motore di ricerca per scovare testo e musica, preparandosi per l'occasione. Ne vale la pena: le tre Cantate sono gioielli, un'iniezione di energia.

Oggi all'Auditorium sui Navigli si propone il Messiah di Handel.

Interviene il complesso nato in seno all'orchestra Verdi e specializzato in musica antica, LaBarocca, diretto da Ruben Jais e - per la parte vocale- - da Gianluca Capuano. In Santa Maria della Consolazione al Castello (Largo Cairoli) sabato torna la rassegna «Not(t)e di Natale» con l'Ensemble Duomo di Roberto Porroni.

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