Come nel post-europee, La Lega fa la voce grossa. Il segretario Matteo Salvini l'ha tolta dal baratro della sua crisi interna e si è levato qualche soddisfazione, come il buon bottino di preferenze e la vittoria a Padova (in capo a un bossiano come Massimo Bitonci). Non ha dilagato il Carroccio, ma si è rimesso in strada, e ora propone la sua ricetta agli alleati. «Si mette a disposizione di un centrodestra che, anche le ultime elezioni, ha dimostrato essere un po' tanto in difficoltà» dice Salvini al termine del consiglio federale che si è tenuto in via Bellerio.
«Ci mettiamo a disposizione per discutere di contenuti e proposte da fare al centrodestra senza però' ripensare a minestroni e ad amarcord del passato» ha aggiunto Salvini, spiegando di non aver alcuna intenzione di tornare ad un accorpamento delle sigle del centrodestra, volendo quindi mantenere la propria identità. «I risultati dei ballottaggi ci dicono che si deve avere la forza di cambiare perché il vecchio ha ormai stufato». «Il centrodestra - ha concluso - è davvero messo male. Ora si deve inventare qualcosa».
Salvini ha espresso «grande soddisfazione» per l'elezione del leghista Massimo Bitonci che ha vinto il ballottaggio a Padova contro il sindaco uscente. Ha parlato di «un bellissimo segnale, in controtendenza» «di buon auspicio per le elezioni regionali dell'anno prossimo».
Certamente il quadro non è quello di una vittoria in Lombardia.
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