Ecco le isole pedonali diffuse Nuove «domeniche a spasso»

Le domeniche a spasso costano troppo e piacciono poco? Palazzo Marino non si scoraggia e ora sembra aver trovato un'altra soluzione, per tutelare non si capisce bene cosa - se la salute dei cittadini o l'azione pedagogica rappresentata dalle giornate verdi in cui mettere da parte le auto e riscoprire mezzi pubblici, biciclette, pattini o cavalli.
La soluzione individuata dall'Amministrazione comunale è quella delle isole pedonali diffuse, una sorta di «blocco soft», a macchia di leopardo, teoricamente meno impattante e gravoso. L'occasione la fornisce la «Deejayten», la corsa podistica che domenica mattina invaderà il centro, prevedibilmente con 15mila partecipanti circa. A questo grande evento che interessa il centro si uniscono almeno altre quattro manifestazioni, agli angoli della città: corso Buenos Aires, via Padova, Giambellino e viale Certosa- corso Sempione. La grande arteria centrale sarà chiusa per un contenitore di eventi: «Un miglio di sport», che ha già sollevato le proteste dell'opposizione e di una parte dei commercianti. In via Padova-Martesana ci sarà la «Festa dello sport». Feste sono previste anche al Giambellino e nella zona di via Certosa-corso Sempione.
Cinque grandi isole pedonali dunque. Ma il fatto che le chiusure saranno meno impattanti è una scommessa del Comune. Da Palazzo Marino spiegano che la Deejayten sarà seguita dalla Polizia municipale e da 110 volontari messi a disposizione dall'organizzazione. Questi addetti, pubblici e privati, dovranno stabilire le chiusure volanti delle strade in concomitanza con il passaggio degli atleti. Visto che si tratta di tre diverse partenze intervallate da 10 minuti è prevedibile che ogni passaggio durerà a lungo, e solo dopo il passaggio potrà essere dato il «via libera» alle auto e agli altri mezzi. La partenza sarà prevista alle 10 e alle 11 e 30 la manifestazione dovrà essere chiusa.
L'opposizione ha contestato molto duramente le chiusure: «Un'altra iniziativa che uccide il commercio in corso Buenos Aires - ha detto l'ex vicesindaco Riccardo De Corato, oggi vicepresidente del Consigli comunale - Dopo avere ospitato nel luglio scorso i carri del GayPride, dopo la Festa del Riciclo dell'inizio di settembre, dopo le domeniche a piedi, corso Buenos Aires sarà nuovamente chiusa al traffico». «I commercianti sono sul piede di guerra - riferisce l'ex vicesindaco - perché questi provvedimenti danneggiano le loro attività. Sono 3.000 i dipendenti del commercio in corso Buenos Aires e con la disoccupazione alle stelle non si sentiva proprio il bisogno di una nuova chiusura della via».


Ma l'opposizione ha sempre contestato queste misure, mentre il sindaco, Giuliano Pisapia, ne ha fatto il cuore del suo programma politico-amministrativo. E pare proprio che sarà questo il modello di domeniche verdi che i milanesi si troveranno ad affrontare in futuro.

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