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Edifici a rischio? Scrivete al «Giornale»

Marta Bravi

Ancora presto per dire cosa succederà alle colonne di San Lorenzo. Certo è che i 160 metri di cancellata mobile (che dovrebbe essere innalzata per ragioni di sicurezza) sono un orrore che l’assessore alla cultura Vittorio Sgarbi non può permettere. «La cancellata è brutta, non la faremo, almeno non così». Si interverrà, invece, sui lampioni del parco delle Basiliche, stessa sorte toccherà alle panchine di cemento «storte» che precedono il colonnato. Una nuova statua arrederà, invece, la piazzetta senza nome in fondo a via Santa Maria Valle, su cui si affaccia il palazzo sede della fondazione Durini. Uno statuario Alessandro Durini in bronzo, mecenate milanese, che «fa l’occhiolino» al palazzo in restauro che potrebbe ospitare nuovamente parte della collezione donata al Comune diventando una «seconda Villa Belgioioso».
Ma la lotta all’arredo urbano e ai parcheggi non finisce certo qui, tanto che ieri durante la visita al Museo della Scienza e della tecnica, Sgarbi ha annunciato che il parcheggio di via Olona «partirà» prima di quello in Sant’Ambrogio, che l’assessore sta cercando in tutti i modi di scongiurare. «Quando la Moratti tornerà dal viaggio in Cina faremo una riunione proprio per rivedere il piano parcheggi - annuncia - ci sarò anch’io: sono stato inserito nella commissione insieme all’assessore all’arredo urbano e al collega all’urbanistica e i sovrintendenti».
Le novità in via Olona non sono finite: Vittorio Sgarbi ha visto il progetto per le cavallerizze e la piazzetta antistante la parte di museo che ospita il Toti: lì sarà costruita una caffetteria, un bookshop, un nuovo ingresso del museo e un ristorante, che sarà aperto di notte. «Il 22 settembre incontrerò i sindacati per discutere la possibilità di rivoluzionare gli orari di apertura dei musei, facendoli slittare dalle 9 del mattino alle 11, per esempio, per riuscire a tenerli aperti fino alle 20» dice il critico nottambulo. Proposta che ha già avuto i primi consensi: quello del direttore del Castello, Claudio Salsi, e del direttore del Museo della scienza, Fiorenzo Galli, che pensa anche al ristorante in arrivo. «Alle 9 non viene nessuno» aveva detto Salsi. «Le scuole vengono anche al pomeriggio, noi siamo favorevoli», gli fa eco Galli. Direttore che non può che essere soddisfatto della visita di Sgarbi, che gli è fruttata la promessa di 15 milioni di euro, da distillare in tre anni, per il restauro. Sono già stati stanziati 4,7 milioni per quest’anno e 2,5 per il 2007. Non solo soldi, però, l’attenzione di Sgarbi va anche alla cultura scientifica: «Se l’Expo 2015 verrà assegnata a Milano sarà incentrata sui temi dell’arte e della scienza: e Milano primeggia in questi due campi».
A proposito di soldi, Sgarbi non risparmia certo sulla cultura: 9 milioni di euro, che verranno spartiti tra quelle che ha indicato come le priorità: museo della Scienza, il museo archeologico, il Castello e palazzo Dugnani. «Palazzo Dugnani potrebbe diventare - anticipa Sgarbi - un altro museo dell’Ottocento (oltre a quello che ha sede in villa Belgioioso, ndr). Nei depositi del Comune ci sono intere collezioni». «Il solo museo della Scienza possiede una quadreria da 200 pezzi» - commenta il direttore.

E i matrimoni? «I matrimoni, rovinano la società - scherza l’assessore - li faremo da un’altra parte, anche De Corato è d’accordo con me». «Abbiamo fatto molta fatica a trovare quella sede - dichiara stupito l’assessore all’anagrafe Stefano Pillitteri - è un palazzo stupendo che è giusto sia dedicato al giorno più bello della vita dei milanesi».

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