«Ma era giusto intervenire»

Berni Ferretti (Fi): così si protegge la quiete pubblica

Giampaolo Giorgio Berni Ferretti è consigliere del Municipio 1 in quota Forza Italia. Dall'inizio del mandato ha battuto sul tasto del commercio abusivo di alcol in tutta la zona che va da Porta Ticinese alla Darsena e ora approva l'iniziativa della giunta Sala, senza rinunciare a qualche stoccata.

Consigliere, le piace l'ordinanza?

«Senz'altro va nella direzione auspicata, quella del divertimento rispettoso degli altri, anche se arriva in ritardo: già a febbraio, come gruppo di Forza Italia in Comune avevamo chiesto l'approvazione di un ordine del giorno proprio per chiedere provvedimenti in linea con il decreto Minniti, ma fu respinto».

Perché era giusto intervenire?

«Sia per tutelare nei limiti del possibile la quiete pubblica che per contrastare il commercio abusivo che danneggia chi cerca di rispettare le regole: il problema tra l'altro non riguarda solo la zona portuale, come abbiamo cercato di far capire all'Amministrazione, ma anche tutto l'asse dal Carrobbio a Ticinese fino alla Darsena».

Cosa si potrebbe fare per migliorare l'azione dell'Amministrazione?

«Sarebbe necessaria una risoluzione maggiore nell'applicare il decreto Minniti, ma anche una maggiore attenzione alla prevenzione perché si tratta di fenomeni oltre la Darsena: penso a interventi nelle scuole, come ai tempi della giunta Albertini, dove dovremmo spiegare ai ragazzi che bere e fumare fa male».

Non è un compito delle famiglie quello di educare i figli?

«Sì, ma non si può nemmeno pretendere che i genitori si mettano a pedinare i

figli la notte. E poi c'è il problema dei negozi vicini alle zone della movida che vendono ai minorenni, parliamo anche di 12-13enni che già abusano di alcolici, da giovani è possibile sbagliare però anche correggersi».

MBon

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