Hanno fatto esplodere tre bancomat e poi sono scappati in tutti gli episodi sempre a bordo di una macchina scura e di grossa cilindrata. È quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato tra le 4 e le 4.20, a Novate Milanese, Settimo Milanese e Opera. In tutti e tre i casi i rapinatori non sono riusciti ad aprire la cassaforte, ma hanno comunque causato danni davvero importanti alle sedi degli istituti bancari. Nel mirino la Ubi Banca di via Di Vittorio a Novate, la Bpm di via Manzoni a Settimo e la Banca Popolare Lodi di via Marco Polo a Opera.
Nel primo caso, è stato usato un congegno esplosivo artigianale che i carabinieri chiamano «della marmotta» mentre negli altri due per innescare la deflagrazione è stato utilizzato del gas acetilene.
I carabinieri, che si stanno occupando dei casi, stanno passando al setaccio i filmati delle videocamere di sorveglianza che ci sono nelle zone delle banche per cercare di individuare il modello delle auto utilizzate dai malviventi quando si sono allontanati dopo le esplosioni dopo i tre furti falliti.
I militari non sanno ancora dire con sicurezza se gli autori dei colpi facciano parte della stessa banda, ma probabilmente è proprio così che è andata: i tentativi di furto sono opera del medesimo gruppo criminale che però si è diviso in più località. E questo è più che una probabilità se si considera la coincidenza delle circostanze in cui i tre furti sono avvenuti, il modo in cui stavano per essere messi a segno, ma soprattutto l'orario.PaFu
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