Difesa del modello lombardo nella fecondazione artificiale eterologa e adozioni più agevoli: i coniugi che desiderano adottare un bambino si trovano davanti a procedure farraginose e lungaggini enormi, senza che nessuno si occupi della loro situazione. Sono questi i principali punti venuti fuori dal dibattito e dalla votazione in consiglio regionale, che hanno visto una conferma da parte della maggioranza delle decisioni assunte dalla giunta Maroni. Come si sa, in Lombardia i costi della fecondazione eterologa sono a carico delle coppie che ne fanno richiesta (come accade per l'adozione) e questo ha scatenato polemiche.
Il Pd, dopo aver manifestato davanti al Pirellone, ha annunciato un presidio itinerante. Pd, Lista Ambrosoli e M5Stelle, con mozioni molto simili, chiedevano di modificare la delibera della giunta, equiparando i costi di accesso alla fecondazione eterologa a quelli per la fecondazione omologa. Veniva anche chiesto di adoperarsi ulteriormente, in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, perché le linee guida fossero omogenee in tutte le Regioni.
La maggioranza ha votato compatta, in sintonia con la giunta, nonostante le diverse sensibilità con cui si era giunti alla decisione finale del 12 settembre: Forza Italia aveva proposto un ticket in proporzione al reddito, mentre Lega e Ncd hanno spinto perché la prestazione fosse totalmente a carico di chi ne fa richiesta. Nella delibera, la Regione ha scelto di non inserire la fecondazione eterologa nei Lea (i Livelli essenziali di assistenza) in attesa di una decisione del governo. Inoltre si è battuta per ammettere l'eterologa solo per coppie con una condizione di sterilità e/ o infertilità certificata irreversibile e per escludere rischi di derive eugenetiche.
L'assessore alla Sanità, Mario Mantovani, ha accusato l'opposizione di strumentalizzare il tema: «Su questioni così delicate, in cui gli argomenti di scienza e di coscienza si vanno a sovrapporre, a mio avviso sarebbe stato più opportuno abbassare i toni del confronto». Se M5S ha parlato di «familismo», la pd Sara Valmaggi (Pd) ha accusato la delibera di essere «ingiusta, iniqua e crudele».
Larga attenzione è stata dedicata al tema delle adozioni. Una mozione preparata da Ncd sarà presentata e votata nelle prossime sedute, con il prevedibile consenso dell'intera maggioranza. Anche la Lega, con Massimiliano Romeo, ha insistito molto sul'importanza di sostenere i genitori che desiderano adottare bambini. E nel testo della mozione si impegna la giunta a spingere sul governo perché aiuti le reti che si occupano di adozione.
«Ci chiediamo spiega Stefano Carugo, Ncd perché tanto rumore si stia sollevando sull'eterologa a fronte del silenzio che circonda, ad esempio, il tema dell'adozione. Un percorso duro e logorante, anche a livello economico, che coinvolge molte famiglie che in modo libero e autonomo decidono di aprire le loro case, senza sostegni e aiuti da parte dello Stato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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