Marta Bravi
Accoglienza, sul campo base di Expo l'assessore al Welfare del Comune Pierfrancesco Majorino torna alla carica. Obiettivo: realizzare il villaggio solidale, o meglio utilizzare la struttura esistente e vuota per ospitare persone in emergenza abitativa. «La struttura c'è, fa freddo, è urgente trovare una sistemazione per le persone in difficoltà, che la città di Milano non riesce più ad assorbire», il ragionamento.
Si trovano infatti a dormire in strada non solo migranti e profughi ma anche padri separati, intere famiglie sfrattate, e fa molto freddo. Il rischio dicono dal Comune è che queste persone occupino appartamenti e palazzi vuoti. L'accoglienza, tra l'altro, potrebbe essere modulare, ovvero adattata alle esigenze: si potrebbe trattare di un mese, di alcune settimane a seconda dei casi. Guai a parlare di profughi...
«Abbiamo già detto - la replica secca - che Milano ha esaurito il numero di posti a disposizione per l'accoglienza, siamo altri adesso a farsene carico».
In pratica il Comune ha consegnato «una manifestazione di interesse per il campo base di Expo - come ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali Majorino - al liquidatore, in modo tale che possa essere oggetto di un confronto per realizzare un progetto di accoglienza di persone in difficoltà. Noi non vogliamo insistere sulla polemica dei profughi, però usiamoli per le emergenze abitative».
Per quanto riguarda il piano freddo, anche quest'anno saranno messi a disposizione 2.780 posti letto per un totale di 2.637 senza tetto (531 che vivono per strada) stando all'ultimo censimento realizzato da Fondazione De Benedetti, Comune e Terzo settore, il doppio rispetto al 2011 grazie a una ventina di strutture nuove come l'ex scuola di via Pizzigoni, i centri comunali di via Lombroso e di corso di porta Vigentina. Ospitalità notturna sarà data, all'occorrenza, anche da alcuni centri socio ricreativi per anziani.
Ma Palazzo Marino tira dritto anche su un altro progetto contestato, ovvero quello dell'ex ospedale di Garbagnate. «Abbiamo anche avviatole pratiche - ha proseguito Majorino - per un progetto che riguarda l'ex ospedale di Garbagnate di proprietà del Comune di Milano. Si tratta di una dotazione significativa che per noi potrà essere utile per le emergenze» anche se «ci sono delle difficoltà legate al fatto che è una struttura molto grande, quindi difficile da attenzionare».
Tranchant l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera: «L'avevamo detto a ottobre e lo ribadiamo: utilizzare l'ex ospedale di Garbagnate per ospitare i migranti è una
follia. È un problema pregiudiziale di sicurezza per i pazienti ricoverati nel nuovo ospedale, che è collegato al vecchio. Agiremo in tutte le sedi perché ciò non avvenga, intervenendo anche sul Prefetto se sarà necessario».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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