Cronaca locale

Da Expo 30 miliardi di euro alle imprese

Questa la crescita di fatturato prevista dalla Camera di commercio in questi anni che portano all’inaugurazione dell’evento. E da un sondaggio risulta che i milanesi credono che Expo cambierà in meglio la città

Con l’avvicinarsi del maggio 2015 quando apriranno i cancelli di Expo e dopo le difficoltà di avviare una macchina così complicata, i milanesi diventano un po’ più cauti verso la grande manifestazione nuniversale Expo: si moderano le aspettative più forti sia per positività che per critiche. Vincono comunque gli ottimisti che doppiano i pessimisti: Expo sarà un successo per il 66,6 per cento dei milanesi, ma senza impatti positivi per il 33,4 per cento (contro rispettivamente il 72,4 per cento e il 27,6 di aprile 2012). Mentre chi la considera una opportunità è il 78,8. Chi difficile da gestire il 21,2 per cento (contro rispettivamente il 78,1 e il 21,9 di aprile 2012). Questi sono i dati su quasi 7mila tweet postati a Milano e provincia durante agosto 2012 sul tema (Camera di commercio - Voices from the Blogs, Osservatorio sui social-media dell'Università degli Studi di Milano: www.voicesfromtheblogs.com).

C’ sicuramente ottimismo per l’impatto di Expo su Milano: quasi 9 (su un massimo di 10) il voto assegnato agli effetti della manifestazione sulla città. L'eredità più attesa è una città sostenibile, più verde, sana e a misura di persona. Emerge da un sondaggio CATI su 400 imprenditori milanesi secondo Camera di commercio (Digicamere 2011).

Quattro imprese su dieci, invece, beneficerà dell’evento, per una crescita di fatturato in questi anni che supera i 30 miliardi di euro. La priorità richiesta dalle imprese per Milano e per l'economia in vista di Expo diventa nel 2011 il loro coinvolgimento diretto nella progettazione dell'evento (per oltre un’impresa su 3: il 37,3 per cento rispetto al 18,3 dello scorso anno). Importanti anche le conseguenze sull'innovazione centrali per il 6 per cento. Emerge da un sondaggio CATI su 400 imprenditori milanesi.

“I dati mostrano - spiega Giorgio Rapari, consigliere della Camera di commercio di Milano - come le imprese milanesi nonostante la grande crisi siano ancora pronte a fare la loro parte. Ma questa richiesta di maggiore protagonismo deve adesso trovare una sua espressione in un percorso che da qui al 2015 deve essere intrapreso con ancor più decisione e realismo”.

E per questo la presentazione ieri della piattaforma digutale con la prima applicazione sell’infomobilità “rappresenta un ponte con le imprese per offrire dei servizi per una città innovativa e moderna”.

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