Expo, si avvicina il processo per la «cupola»

Expo, si avvicina il processo per la «cupola»

L'inchiesta sulla cupola degli appalti Expo sembra essere a una svolta. La Procura, infatti, sta valutando l'ipotesi di procedere con la richiesta di giudizio immediato nei confronti dei principali indagati. Il rischio di un processo, dunque, si avvicina per l'ex democristiano Gianstefano Frigerio, per l'ex funzionario del Pci Primo Greganti, per l'ex senatore del Pdl Luigi Grillo, per l'ex Udc-Ncd Sergio Cattozzo, per l'ex manager Expo Angelo Paris e infine per l'imprenditore Enrico Maltauro.
Cosa significa questa mossa dei pubblici ministeri? Che, in sostanza, la pubblica accusa ritiene di aver raggiunto in queste settimane l'evidenza della prova. Ossai, di avere in mano elementi tali da poter bypassare il filtro dell'udienza preliminare. Ma è davvero così? A leggere le carte depositate nei giorni scorsi dal Riesame, in effetti, sono molte le ammissioni fatte dagli indagati, soprattutto da Maltuaro - che ha raccontato il sistema delle tangenti e la «dominanza» della politica nel mercato degli appalti pubblici -, da Paris - che ha ammesso di aver ceduto alle pressioni della cricca, la quale prometteva in cambio coperture e poltrone - e da Cattozzo - che ha raccontato il sistema per agganciare e condizionare i commissari delle gare. Insomma, il quadro relaitvo agli appalti Expo, Sogin e Città della salute sembra sufficientemente cristallizzato per andare direttamente di fronte al tribunale.
I pubblici ministeri Claudio Gittardi e Antonio d'Alessio, a quanto sembra, devono solo avere qualche altro chiarimento dagli indagati e approfondire alcuni aspetti di contorno in relazione alle gare «pilotate» in cambio di denaro versato o promesso come nel caso del polo sanitario ancora da costruire a Sesto San Giovanni e su cui Maltauro, per esempio, ha dato ampie conferme ai magistrati: ha raccontato a inquirenti e investigatori che l'accordo era il versamento di una mazzetta per un valore pari all'1 per cento dell'appalto in caso di aggiudicazione.


E proprio per completare il mosaico e chiudere con i riscontri i pm la prossima settimana interrogheranno ancora Cattozzo e stanno anche valutando di convocare alcuni imprenditori indagati. Dopo di che, al termine delle loro ulteriori verifiche e salvo imprevisti, i magistrati (hanno tempo 180 giorni dagli arresti) dovrebbero depositare la richiesta di processo con rito immediato.

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