Chiara Campo
Fatica a decollare il Mudec. Il Museo delle Culture aperto in versione ridotta e con un braccio di ferro tra il Comune e l'archistar David Chipperfiled prima di Expo, e ri-inaugurato lo scorso 27 ottobre con la Collezione permanente e le mostre modello «cine-panettone» dedicate a Barbie e a Paul Gaugain, continua ad essere un centro espositivo di nicchia. Per i primi dieci mesi la collezione è stata offerta gratis ai visitatori. Ne hanno approfittato in 90 mila (circa 300 persone al giorno) sui 420mila che complessivamente hanno visitato il museo. Solo uno su cinque, insomma, dopo aver pagato il biglietto per le altre mostre ha voluto ritirare il tagliando gratuito che dava accesso alle sale successive. E diciamo che togliendo i 90mila, i biglietti pagati sono stati 330mila in dieci mesi. Un migliaio al giorno. Per promuovere il Mudec la giunta comunale allunga la promozione. Il sindaco Beppe Sala e gli assessori hanno votato in giunta una delibera che permetterà a residenti e non di visitare con ingresso gratuito fino al 31 agosto 2017 la Collezione permanente, che presenta una selezione etno-antropologico delle raccolte civiche. In teoria, il cuore del Museo, anche se poco frequentato finora da chi varca le porte dell'ex Ansaldo per una elle mostre temporanee. Si può ammirare una selezione di oltre 200 testimonianze di culture provenienti da medio ed estremo Oriente, America meridionale e Centrale, Africa, Sud Est asiatico e Oceania, da reperti che risalgono al 2000 a.C. fino a opere del Novecento.
Nel piano di rilancio del Mudec ci sono anche workshop gratuiti con artisti e nuove mostre temporanee nello spazio «focus». la prima si intitola «Le avventure di un esploratore. Antonio Raimondi e la scoperta del Perù» e ruota intorno alla figura di Antonio Raimondi che lasciò Milano nel 1848 per trasferirsi in Perù e promuovere ricerche archeologiche eche diedero corpo al primo nucleo di reperti precolombiani del Museo di Storia Naturale, oggi patrimonio del Museo delle Culture. La seconda, in programma nell'autunno 2017, presenta una straordinaria collezione di oggetti provenienti dall'Indonesia (Provincia Papua), che raccontano la cultura del popolo Asmat. Già dal primo settembre invece il Mudec ospiterà George Nuku, l'artista di origine neozelandese di cultura maori che rileggerà in chiave contemporanea la tradizione del suo popolo e realizzerà al Mudec le sue opere in plexiglas. Dal prossimo 30 settembre invece, in collaborazione con il partner del Mudec 24OreCultura aprirà la mostra «Homo sapiens. Le nuove storie dell'evoluzione umana».
Prosegue fino all'11 settemvre «Joan Mirò, la forza della materia» e dal prossimo 28 ottobre sarà inaugurata la personale dedicata a Jean-Michel Basquiat, quasi 100 opere dell'artista, scomparso nel 1988 a soli 27 anni, provenienti da collezioni private- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.