Chiara Campo
«Sposi bagnati, sposi fortunati». Beppe Sala è «doppiamente emozionato», perchè è anche il primo matrimonio che celebra «in assoluto» da quando indossa la fascia tricolore. E il debutto del sindaco nella «sala matrimoni e per le unioni civili» di Palazzo reale (il cartello è stato aggiornato ieri mattina) è con le prime due nozze gay a Milano e (quasi) in Italia. Qualche minuto dopo le 13 ha sposato Elena Donzellini, 49 anni, insegnante di pilates, e Cristina Cassinelli, 47 anni, consulente aziendale in business intelligence. Abito longuette nero Elena, pantalone chiaro e giacca blu Cristina, in sottofondo una musica incisa dalla coppia qualche giorno prima del sì. Si sono conosciute durante un viaggio alle Maldive vent'anni fa e non si sono più lasciate. «É una giornata storica, un momento molto importante per il nostro Paese, un passo che si aspettava da tanto tempo. Anche voi, con la nostra nuova famiglia, darete il vostro contributo a questa grande Milano» le parole del sindaco dopo aver letto le disposizioni della legge Cirinnà, sui diritti e doveri di chi si unisce civilmente. La cerimonia dura dieci minuti ed è identica a un rito civile tradizionale. C'è lo scambio degli anelli e il bacio. Le neo spose e i testimoni firmano il registro ed escono a festeggiare con parenti e amici da «Giacomo caffè» nel cortile di Palazzo Reale. Sciolta l'emozione brindano incrociando i bicchieri. «Aspettavamo questo momento da tanti anni» dicono. Hanno deciso di mantenere cascuna il proprio cognome. Fanno in tempo a incrociare per una foto a quattro la seconda coppia del giorno, formata da Paolo Paolillo, 32enne veneziano d'origine e dipendente al TownHouse, l'hotel a sette stelle in Galleria, e Alessandro Giovanetti, 37 anni, consulente in campo farmaceutico, coppia fissa da sei anni. A fare la proposta è stato il più giovane, la convocazione a Palazzo Reale è arrivata solo tre giorni prima ma «è stato abbastanza semplice e divertente, ci sono stati tutti vicini ora faremo una piccola festa. Viaggio di nozze? Abbiamo dei nuovi progetti professionali, ci sarà tempo» raccontano. Su Facebook hanno pubblicato nei giorni scorsi i preparativi: l'acquisto dello stesso abito grigio da Hugo Boss e la cravatta verde brillante da «Marinella». Anche a loro, prima che i neo sposi si scambino gli anelli e un abbraccio, Sala rivolge «affettuosi auguri, c'è qui più di mezza giunta . L'amministrazione vi è vicina e si è sempre battuta perchè diventasse legge questa speranza. Io mi ricorderò sempre di voi e voi di me e di questa giornata credo, spero diventerete miei interlocutori». Fuori dalla sala cerimonia, il sindaco ribadisce di essere favorevole anche alla Stepchild adoption, «poi è giusto che sia il Parlamento a esprimere un preciso indirizzo». In regalo agli sposi il volume «Passeggiate a Milano».
Alle 15, con meno flash addosso e senza Beppe Sala come cerimoniere, è stata la volta di Stefano Caldara, impiegato di 43 anni, e Noel Michael Temple - e da ieri anche - Caldara, giamaicano di 27 anni. É l'unico ad aver preso anche il cognome del compagno.
La loro relazione dura da tre anni, andranno in viaggio in Giamaica, dove si sono conosciuti e dove viveva Noel, che lavora nel campo della moda e per l'occasione ha scelto giacca e pantaloni neri con stampe firmate Cruciani. Sono arrivati su una vecchia 500 bianca, con i palloncini legati agli specchietti. Sugli anelli che si sono scambiati, la scritta «forever love». Amore per sempre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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