Fontana: "Più soldi ai Comuni e dare ossigeno alle aziende"

Il governatore chiede al premier Conte "regole chiare". Diminuiti di un terzo i decessi, ancora alti i contagi

Fontana: "Più soldi ai Comuni e dare ossigeno alle aziende"

Il giorno della cabina di regia tra enti locali e governo per organizzare la ripartenza, una buona notizia: i decessi diminuiscono in sole 24 ore di un terzo. Si contano 56 nuove morti, rispetto alle 163 di sabato e alle 166 di venerdì. Così come continuano a diminuire i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 760 in tutto negli ospedali della Regione, con 18 dimissioni. Nei due giorni precedenti si sono registrate una trentina di dimissioni al giorno. Sono 890 i lombardi dimessi e tornati a casa nella giornata di sabato.

Una luce in fondo al tunnel, anche se i dati dei nuovi contagi, soprattutto a Milano, continuano a preoccupare: 241 in città e 463 nel milanese. Tanto che lo stesso governatore della Lombardia, Attilio Fontana, abbia invocato regole chiare e precise nella gestione della fase 2, estremamente delicata. Le regioni hanno, infatti, chiesto al governo chiarezza e indicazioni precise, per esempio «per l'utilizzo delle mascherine o a un protocollo univoco - spiega Fontana - da applicare a chi, rientrato al lavoro, risultasse poi positivo al Covid-19». Tutti gli enti locali hanno sollevato dubbi e preoccupazione sui controlli: rispetto all'accesso contingentato sui mezzi pubblici, all'ingresso a numero chiuso nei parchi o al rispetto della distanza di sicurezza chi controlla? Come garantire un rispetto rigoroso di queste norme?

Il presidente Fontana e l'assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori hanno sottolineato come «le richieste avanzate al governo da Anci e dalle Province vanno esattamente nella direzione dei provvedimenti che Regione Lombardia ha già assunto, partendo proprio dal finanziamento di 400 milioni per Comuni e Province che sono certamente in grado di cantierizzare da subito i lavori e, quindi, dare immediatamente ossigeno ai comparti produttivi». Bene anche «la richiesta di semplificazione per le fasi burocratiche per rendere ancora più celeri gli interventi».

Intanto dal 4 maggio manifattura e cantieri pubblici e privati, due settori strategici soprattutto per la nostra regione potranno ripartire, anche se Fontana ha evidenziato il fatto che «molte attività hanno riaperto attraverso la via del silenzio-assenso con le prefetture». Nelle linee guida anche la possibilità di riaprire il commercio all'ingrosso, solo però per quelle attività funzionali alla manifattura ai cantieri e all'import-export, mentre la vendita al dettaglio potrebbe riprendere dal 18 maggio. Via libera al servizio d'asporto per i ristoranti, già attivi sul fronte delivery, mentre per la riapertura dei locali bisognerà attendere.

«Via libera ai mercati scoperti nei comuni lombardi da mercoledì, come avevamo promesso - annuncia il governatore Fontana - Potranno esserci solo i prodotti alimentari, con regole precise per garantire la sicurezza di tutti. È un altro passo verso la nuova normalità».

Altra novità, frutto del lavoro della giunta lombarda, la prima sperimentazione di ritorno al cinema all'aperto.

«L'assessore alla Cultura Stefano Bruno Galli e il direttore del Vittoriale Giordano Bruno Guerri sono al lavoro per il progetto pilota che si terrà proprio alla casa-museo di Gabriele D'Annunzio sul Lago di Garda - spiega ancora Fontana - dove saranno allestiti tela e proiettore nel parcheggio che può ospitare 50-60 automobili». In futuro la sperimentazione si potrebbe allargare anche ai concerti.

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