Cronaca locale

Forlanini, il Grande Parco del degrado

Bassi (Municipio 4): "Spaccio e prostituzione: i residenti hanno paura"

Forlanini, il Grande Parco del degrado

Rapporti sessuali consumati all'aperto a due passi da un centro sportivo frequentato da bambini, preservativi ed escrementi, «attenzioni» sgradevoli rivolti a donne, esercizio della prostituzione, consumo di droga. Sono alcuni dei problemi che lamentano i frequentatori del cosiddetto Grande Parco Forlanini, l'area verde non attrezzata che insiste fra via Tucidide/Corelli, viale Forlanini e via Cavriana.

«Mercoledì ho fatto un sopralluogo insieme ad alcuni cittadini, che mi hanno informato della loro preoccupazione circa questi fenomeni che sono cresciuti in intensità, in relazione anche alla forte presenza di immigrati - spiega il presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi -. Non è chiaro se l'alto numero di frequentatori stranieri del parco sia legata o meno alla presenza in zona di diversi centri di accoglienza, a partire dall'ex Cie di via Corelli. È sicuro però che quanto lamentato dai residenti sia un problema concreto da affrontare subito, prima che degeneri. Io stesso ho potuto constatare in prima persona che il problema esiste». Allarmato per la situazione il presidente Bassi ha sollecitato l'assessore comunale al Welfare Pierfrancesco Majorino, chiedendogli di coinvolgere gli operatori sociali dei centri che si occupano di richiedenti asilo, così da verificare se lo stazionamento di persone sia in qualche modo riconducile ai loro ospiti. Parallelamente Bassi ha sollecitato il vicesindaco e assessore alla sicurezza Anna Scavuzzo e il comandante della Polizia Locale Ciacci chiedendo maggiore controllo e interventi nei confronti di fenomeni come quello della prostituzione, degli atti osceni in luogo pubblico e del consumo di sostanze stupefacenti.

«Quanto sta avvenendo lì sottolinea Bassi sta allontanando molti milanesi da questo luogo, dal momento che comprensibilmente non si sentono al sicuro».

Il cosiddetto «Grande Parco Forlanini», presentato dall'allora giunta Pisapia a inizio 2016, poco prima delle elezioni, è un progetto che è rimasto «interrotto». Non è stato realizzato il collegamento fra il quartiere e l'Idroscalo e l'area è rimasta sostanzialmente senza attrezzature, così come non è pressoché presente l'illuminazione. «Il progetto è interessante - commenta ancora Bassi - e, nonostante ci siano state e ci sono delle difficoltà di convivenza fra lo spazio pubblico e le attività agricole presenti sull'area, credo valga la pena continuare a lavorarci, al fine di avere una città sempre più verde.

Senza sicurezza e senza un contesto all'altezza delle esigenze, l'idea del Grande Parco Forlanini, rischia altrimenti di rimanere un'utopia».

Commenti