Continuano le bordate del fuoco amico contro i nuovi vertici dell'Atm. Nel mirino dei compagni la nuova nomina del direttore generale di Atm, Arrigo Giana, scelto dal neo presidente della municipalizzata Luca Bianchi, tra 3 tra una rosa di tre nomi, anche se per la posizione si erano fatti avanti in cinquanta. Giana, chiamato dal governatore del Lazio Zingaretti a dirigere la Cotral, l'azienda del trasporti regionale, ha già un passato inell'azienda di Foro Bonaparte come direttore del comparto finanza e controllo, che aveva ricoperto sotto il presidente Catania e il sindaco Moratti, ruolo con cui era stato cacciato nel 2013 «per un'irregolarità sanzionata anche dall'Anac di Cantone» come ha ricordato da sinsitra Basilio Rizzo, capogruppo di Milano in Comune.
«Mi preme segnalare la mia assoluta contrarietà alla nomina di Arrigo Giana a Direttore generale di Atm - tuona Paolo Limonta, consigliere comunale di Sinistra per Milano -. Oggi mi limito a osservare che la stessa persona che nel 2013 fu sollevata dal suo incarico in Atm per gravi mancanze in materia di trasparenza (mancanze rilevate anche da un rapporto dell'Anac del 2015), oggi è magicamente diventato il massimo esperto di trasporto pubblico a livello mondiale. Io non credo che sia così». Critico anche Carlo Monguzzi, presidente della commissione Mobilità di Palazzo Marino (Pd) condividendo il tweet di Barbacetto «#Atm, ritorno al passato.
#Giana dg, torna nell'azienda da cui fu cacciato per allegra gestione fiscale #Sala #impuniti». Laconico Franco D'Alfonso (Lista Sala) strenuo sostenitore dell'ex numero uno Bruno Rota «Per favore non chiedetemi niente di nulla per almeno una settimana....».MBr
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