Forza Italia ha un capogruppo trentenne a Palazzo Marino. È Pietro Tatarella ed è stato eletto ieri dopo l'ammutinamento dei consiglieri comunali azzurri che ha sfiduciato Fabrizio De Pasquale. Eletto a maggioranza, cinque contro tre. Una spaccatura. Ne è consapevole il neo capogruppo. «Il mio primo obiettivo è riportare armonìa e ricompattare il gruppo: so di avere la fiducia solo di una parte dei colleghi» dice Tatarella. Lui è il quinto capogruppo dal 2011, se si considera l'iniziale gestione di Giulio Gallera. È toccato poi a Carlo Masseroli, che ha abbandonato il consiglio e la politica. Poi è stata la volta di Alan Rizzi e infine, nel marzo scorso, di De Pasquale. Adesso Tatarella.
Un segno del nuovo corso? Tatarella dice di sì: «C'è necessità di maggior confronto con le altre forze di opposizione. È mancato il dialogo con Ncd, Fratelli d'Italia, Lega e anche con Popolari e Palmeri. È vero che ciascuno di noi ha vedute differenti ma dobbiamo tornare a governare la città». Primarie per il candidato sindaco? «Ci possono anche essere, ma ai gruppi tocca proporre temi che servano da collante per fare l'opposizione». Tatarella ha lasciato subito l'incarico di vice coordinatore regionale: «Dobbiamo fare una cosa alla volta e farla bene». E soprattutto ha abbandonato la corsa come candidato alla città metropolitana: «Voterò il mio collega Vagliati».
A questo punto i candidati di Palazzo Marino per il consiglio metropolitano non sono più due ma solo uno: Armando Vagliati. Proprio su questa tema era esploso lo contro con il coordinatore cittadino, Giulio Gallera, che per il momento ha fatto come vittima De Pasquale. Adesso Gallera, che in consiglio si è astenuto, lancia una stoccata: «Spero che sia esaurita questa sete di vendetta e che prevalga la volontà di lanciare una vera sfida alla sinistra». Comprensibilmente amareggiato De Pasquale: «Ho sempre lavorato molto, la ritengo un'ingiustizia e vedo una totale anarchìa».
Per Tatarella arrivano felicitazioni dal partito: da Fabio Altitonante a Licia Ronzulli a Clausio Pedrazzini a Paola Bulbarelli, è tutto un sottolineare la giovane età del neo capogruppo. Il coordinatore regionale, Mariastella Gelmini, approva il nome anche se contesta il metodo: «Tatarella è un giovane bravo, una risorsa per il partito, anche se ci dispiace che la decisione non sia stata raggiunta all'unanimità». Le prime reazioni delle altre forze anti- Pisapia sono positive.
Manfredi Palmeri (gruppo Palmeri) annuncia una dichiarazione comune con Matteo Forte (Popolari per l'Italia) e prevede: «Sarà più facile per le varie opposizioni dialogare anche in vista delle elezioni del 2016».Qualche novità in arrivo anche per il coordinamento cittadino. Giulio Gallera sarà affiancato da un secondo vice, oltre Andrea Mascaretti. Una specie di comitato di garanzia in vista del congresso.
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