Forza Italia, nomine e conti separati

E adesso è ufficiale. In Regione Forza Italia ha il suo gruppo dal nome nuovo, comunicato alla presidenza del consiglio. Si chiamerà Forza Italia- Pdl- Berlusconi presidente. Una formulazione che tiene dentro sia il partito resuscitato dal Cavaliere sia il Popolo della libertà con cui i consiglieri si sono presentati al voto e il nome del leader, Silvio Berlusconi. Il gruppo del Nuovo centrodestra al Pirellone si era costituito già la scorsa settimana. E così la separazione è compiuta e definitiva, anche negli atti ufficiali del consiglio regionale.
Il neonato gruppo di Forza Italia ha eletto il presidente. Si tratta di Claudio Pedrazzini, fedelissimo del vicepresidente Mario Mantovani, che era già stato ai vertici del gruppo unitario. Il suo vice sarà il bergamasco Alessandro Sorte. Qualche delusione serpeggia tra chi sperava di ottenere un ruolo nel gruppo, come Luca Marsico. Ma alla fine la decisione è caduta all'unanimità su Pedrazzini, affiancato da Sorte.
Il gruppo di Forza Italia è in maggioranza (sia pur leggera) su quello del Nuovo centrodestra. Dieci consiglieri nel gruppo di Pedrazzini, nove in quello degli alfaniani guidato da Mauro Parolini. E adesso si procederà alla ripartizione delle risorse: i fondi e il personale saranno divisi tra le due neonate formazioni del consiglio regionale.
Il neo capogruppo di Forza Italia, Claudio Pedrazzini, spiega che non ci sarà un aggravio di costi per il Pirellone: «I fondi saranno ripartiti in base al numero di consiglieri. C'è la massima intesa e disponibilità: il dialogo con Parolini non presenta alcun problema. Non ci sono costi aggiuntivi. Paradossalmente, rispetto al passato, quando alla nascita di un nuovo gruppo corrispondeva anche l'attribuzione di risorse aggiuntive, con le modifiche apportate dai provvedimenti attuati a inizio legislatura, adesso non è previsto nulla». Clima diverso rispetto al passato? «C'è molta più chiarezza e si è recuperata anche più serenità. L'affiatamento è maggiore perché ci accomuna l'identità culturale: la lealtà e la fiducia in Berlusconi sono motivate dallo spirito del '94. È lo spirito con cui vogliamo affrontare una stagione di riforme».
Pedrazzini parla anche del rimpasto di giunta, che non è atteso a breve ma di cui si discute molto per essere un evento che accadrà solo nella primavera 2014: «Forza Italia parteciperà al dibattito sulle modifiche all'interno della giunta. Non ci sono solo le richieste del Nuovo centrodestra. Se ci sarà una revisione e una verifica da parte di Maroni, anche noi vogliamo esprimerci. Gli eletti hanno le carte in regola per poter partecipare al governo della Regione.

Occupazione, lavoro, sostegno alle imprese e famiglie sono i temi sui quali abbiamo deciso di caratterizzare l'impegno immediato del nostro gruppo. Sono le priorità del momento, sulle quali non possiamo tardare a dare risposte».

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