Una serata tra musiche e letture culturali per presentare l'ultimo libro di Gianstefano Frigerio, politico di lungo corso e scrittore. «Chi ha ucciso la seconda Repubblica?» è un testo che individua tra i colpevoli della fine del sistema politico nato dopo Mani Pulite crisi economica e sistema dei partiti. E il suo scopo è anche di cercare di vedere il domani della politica italiana: «Il mio sogno scrivendo questo libro ha spiegato Frigerio è di trasformare il bipolarismo di guerra attuale non in un neocentrismo, come temono alcuni, ma in un bipolarismo all'europea».
A presenziare all'incontro anche Mario Mantovani, coordinatore del Pdl lombardo, che ha colto l'occasione per ribadire l'intenzione di tornare ai valori degli inizi di Forza Italia: «Il progetto del '94 è ancora attuale perché non è stato realizzato ha affermato Mantovani anche perché si sono scelti ministri come Tremonti e Brunetta che, pur avendo grandi intelligenze, non erano adeguati ad affrontare la gigantesca macchina burocratica statale e non trovavano una declinazione sul piano territoriale». In sostanza, anche la vittoria schiacciante in termini di numeri parlamentari del 2008 non è servita: «Dobbiamo ammettere che alla fine abbiamo perso la battaglia contro la burocrazia statale». Mantovani ha anche sottolineato alcune carenze della politica del centrodestra degli ultimi anni: «Con la deriva populista del partito del predellino abbiamo rinunciato a tante cose e tra queste alla riforma della giustizia, senza contare che non si capisce se Pdl è un provvedimento di legge o il nome di un partito».
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