Furti ai consiglieri, triplicate le telecamere

Ci sono stati «ripetuti furti e intrusioni» nel corso del 2013 e 2014. É «necessario», cita la determina della presidenza del consiglio comunale, aumentare il grado di sicurezza dello stabile e «salvaguardare» i suoi inquilini. Non si tratta di un caseggiato popolare a rischio. Il Comune triplica le telecamere in via Marino 7,dove hanno sede gli uffici dei consiglieri. Gli impianti di videosorveglianza da due passeranno a sei per tutelare il personale e - forse soprattutto - i politici che «usano la sede anche durante le ore serali e nei fine settimana». Lo stabile che è proprio accanto a Palazzo Marino e fa parte del complesso della Galleria sarà dunque sorvegliato speciale, con una telecamera puntata sull'ingresso di via Foscolo 5, due sugli spazi del cortile condominiale e l'accesso alle scale B e C le altre tre si concentreranno su ingresso di via Marino 7 e il cortile a cui si accede.

Calma e gesso. É vero che ci sono stati piccoli furti negli uffici dei consiglieri, ma si è trattato di bottiglie di vino o di olio, roba di poco valore insomma. Non siamo in presenza di spy story, almeno per ora. Il presidente dell'aula Basilio Rizzo ha dato il sì aò rafforzamento delle misure, anche se lo scorso dicembre ridimensionava (ad esempio) il blitz dei vandali negli uffici del gruppo di Forza Italia. I consiglieri la mattina avevano trovato le porte di sei uffici forzate, armadietti e cassetti aperti e due scritte sgrammaticate sui muri («rubate la povera gente» e «ladri schifosi» con la prima s rovesciata). Per terra, una scatola di carne in scatola, pacchetti di biscotti e cioccolatini. Il bottino non era stato ricco: un pacchetto regalo con all'interno una borsa, dimenticato in ufficio da una segretaria, e qualche chiavetta usb. Per Rizzo non bisognava creare allarmismi, «mi sembra più uno sfregio che un'azione di tipo politico» aveva detto. I vandali erano entrati probabilmente da via Foscolo, dove non c'erano telecamere, ed erano fuggiti senza lasciare traccia.

Già qualche mese prima invece era finito nel mirino dei ladri invece Carmine Abagnale, consigliere Ncd, e aveva subito chiesto ai colleghi di non sottovalutare il problema sicurezza. A lui non era stata forzata la porta dell'ufficio ma i cassetti chiusi a chiave. Aveva denunciato la scomparsa di una boccetta di profumo, 4 bottiglie di vino, una di olio.

Ma Abagnale, ex poliziotto, aveva fatto presente che al secondo piano di via Marino 7 i furtarelli stavano diventando tropp: dalle spillette sottratte al leghista Bastoni alla bottiglia di spumante sparita dalla scrivania del capogruppo Fi Tatarella al porta biglietti da visita del consigliere De Pasquale. «Io sono preoccupato» denunciava. Ora si accedono 4 telecamere in più.

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