Cronaca locale

«Gallo» e stelle Nba in classe Ora campioni, poi manager

Corso sul business per atleti e per gestire il fine carriera Con Gallinari anche Chandler, Harris e l'azzurro Poeta

Giacomo Iacomino

Avessero fatto parte tutti della stessa classe, il torneo di basket delle superiori lo avrebbero vinto bendati. E probabilmente l'insegnante, prima di assegnare un brutto voto sul registro, ci avrebbe pensato su due volte, dato che il più piccolo di loro, Gary Harris, è alto un metro e novantasei. Danilo Gallinari è tornato a scuola. Con lui, altre nove stelle Nba. Tutti nella stessa aula. Tutti insieme a lezione all'Università Bocconi di Milano. E poi anche in visita presso alcune delle aziende che rappresentano l'eccellenza italiana, come Ferrari, Moncler, Campari e Ferrari Cantine. Non certo per guidare la monoposto del Cavallino, anche solo una gamba di questi atleti farebbe fatica a trovare posto nell'abitacolo: Boban Marjanovic dei Detroit Pistons è alto due metri e ventuno e pesa 132 chili, non esattamente il fisico di un pilota di F1.

Il programma si chiama «Branding in the Global Economy», e lo ha organizzato Sda Bocconi School of Management con l'associazione dei giocatori Nba (la Nbpa). Obiettivo: guardare al futuro. Mettere le basi affinché questi super atleti che giocano 80 partite all'anno, dormono in aereo abbiano la possibilità di amministrare il proprio patrimonio in maniera intelligente sin da subito, e di crearsi una nuova carriera una volta appese le scarpe al chiodo. In buona sostanza, trasformare questi giocatori in veri e proprio business man. «Atleti più consapevoli e formati possono svolgere un lavoro migliore sia in ambito sportivo sia nelle loro carriere fuori dal campo -spiega Dino Ruta, con David Bardolet direttore del progetto-. La loro formazione è il punto di partenza per creare valore nel sistema sportivo a ogni livello possibile, da quello tecnico-agonistico a quello commerciale». In questi tre giorni di lezioni (domani l'ultima sessione) Danilo Gallinari, 29 anni il prossimo 8 agosto, a Milano gioca in casa, lui che ha indossato la maglia dell'Olimpia per due anni e mezzo. E chissà che questo ritorno a scuola non lo aiuti a scegliere la sua prossima squadra Nba, dato che al momento è free agent. Assieme al Gallo, partecipano al corso il serbo Boban Marjanovic, il montenegrino Nikola Vucevic, i francesi Boris Diaw, Alexis Ajinca e Ronny Turiaf e gli americani Wilson Chandler, Gary Harris, Jerami Grant e Jordan Clarkson. Tutti giocatori Nba con l'aggiunta di uno «straniero», che poi straniero non è: Peppe Poeta, play della Fiat Torino e della Nazionale, nonché grande amico di Gallinari. «La Nba ha scelto la Bocconi -prosegue Ruta- perché ha riconosciuto in particolare nello Sport Knowledge Center, fondato nel 2013, un centro di eccellenza internazionale per lo sviluppo dei temi di business per gli atleti» Recentemente, l'addio al calcio di Francesco Totti ha riportato al centro del dibattito sportivo il tema del «dopo». Una prospettiva che può spaventare.

Lo stesso Pupone, davanti ai quasi 80mila tifosi dell'Olimpico, disse: «Non è una scelta facile, ho bisogno del vostro aiuto».

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