Gay, stranieri e clochard: la banda di minorenni violenta con i più deboli

Gay, stranieri e clochard: la banda di minorenni violenta con i più deboli

Erano proprio dei veri duri, ogni occasione era buona per aggredire qualsiasi soggetto «debole» attraversasse loro la strada, dal gay di mezza età al ragazzino isolato. Salvo poi, arrestati, scoppiare a piangere in commissariato. Sceneggiata che non ha evitato il trasferimento al Beccaria. Per il momento sono quattro, i capetti, ma la polizia sta sviluppando la posizione di altri otto che avevano partecipato ai raid.
Da un anno almeno infatti la baby gang, tutti diciassettenni, aveva esteso il loro «territorio» dal complesso di case popolari di via Creta a tutto Baggio. Sempre uguale il copione: brutali pestaggi e rapine, di soldi, cellulari, ma anche giubbotti, scarpe e cappellini. Da esibire sui «social forum» come trofei di guerra. I componenti almeno una dozzina, anche se i più feroci erano due gemelli, ragazzoni da 1.85, il figlio di un balordone, e un immigrato delle isole Seychelles. L'elenco delle aggressioni ufficialmente inizia il 25 ottobre 2012, quando riempiono di botte un coetaneo, così per divertimento. Il 15 gennaio, uno dei gemelli massacra un adolescente che aveva guardato con insistenza la sua ragazza. Scoperto che era ebreo, ha poi messo su facebook insulti di stampo razzistico. Nei giorni seguenti viene preso di mira un gay di mezza età che abita in zona, picchiato e rapinato due volte il 17 e gennaio e il 2 febbraio. Nella seconda occasione nemmeno lo derubano: lo raggiungono alle spalle e giù bastonate.
In maggio parte invece la caccia a tre adolescenti eritrei, colpevoli di aver ottenuto un contratto con una casa discografica per incidere un cd. Miraggio a lungo inseguito dalla banda. I tre vengono pestati un prima volta davanti a un kebab di via Forze Armate, uno di loro subisce la frattura dello zigomo, con 30 giorni di prognosi. Poi una seconda aggressione nei pressi di una farmacia: le vittime, in compagnia delle fidanzate, si rifugiano nel negozio, e la dottoressa li nasconde in magazzino. Le telecamera riprendono la banda entrare in farmacia agitando bastoni e mazze.
IL 25 maggio tocca a un clochard, malmenato in pieno stile «Arancia Meccanica» all'Arco della Pace. Tre giovani prendono le sue difese e vengono a loro volta pestati e mentre scappano di fronte al branco distinguono chiaramente: «Fa girare la voce che Baggio è arrivato all'Arco della Pace e che Quarto Oggiaro ci fa una s....».
Le diverse denunce alla fine convergono al distretto Lorenteggio, gli investigatori visionano filmati, sentono le vittime e alla fine individuano i due gemelli, già segnalati come assuntori di stupefacenti, il figlio del pregiudicato, già ai domiciliari per spaccio, e l'immigrato. Tutti scoppiati a piangere appena portati in ufficio.

Le indagini continuano per accertare le responsabilità del resto della banda e soprattutto scoprire altre aggressioni. Per questo la polizia invita eventuali vittime a presentarsi in commissariato senza timore. Tanto i quattro sono in galera e ci resteranno per un pezzo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica