Assessore Majorino, Maroni vi taglia i fondi se accoglierete altri irregolari.
«Solo una sparata elettorale che non avrà conseguenze».
Maroni sembra convinto.
«Preferisco ringraziare la Regione che finalmente ha accolto la nostra richiesta di un presidio sanitario per gli immigrati in Stazione Centrale».
Lei dice che il piano del governo per l'accoglienza è “disastroso” e il Pd non fa nulla.
«Serve una missione Arcobaleno e allestire in Africa campi profughi. Almeno dove si può».
All'Europa cosa chiede?
«Permesso europeo per siriani ed eritrei che uscirebbero dall'Italia senza identificazione».
Lei parla di “incapacità del governo di affrontare l'emergenza profughi in una città come Milano“.
«Da ottobre 2013 ne abbiamo assistiti 64mila (14mila bambini). Persone mai conteggiate dal governo e quindi invisibili».
Un esodo biblico.
«Ogni notte da 20 mesi ne ospitiamo in media 820 e picchi di 1.400 lo scorso agosto».
Insieme a Caritas e Terzo settore siete indubbiamente bravi. Ma non si rischia di attirare sempre più disperati?
«Ce lo siamo chiesto, ma i fatti lo smentiscono. Ci siamo occupati dei siriani e i siriano sono partiti, meno degli eritrei che invece ora aumentano».
E il governo tace sempre.
«Serve una rete di coordinamento e sarebbe il caso di sbloccare le caserme, non si può parlarne mesi senza fare niente».
A Milano è emergenza?
«Qui arrivano i profughi per iniziativa del ministero, spontaneamente quelli non identificati e pure quelli identificati che scappano dai centri del Sud».
Ora Maroni ha detto basta.
«Bisogna fare il contrario e occuparcene tutti di più. La contrapposizione non risolve».
E se diventano troppi?
«Io lo faccio perché credo in questi valori, ma a chi non ci crede dico che è meglio aiutarne cento in stazione che averne mille che vagano per la città».
L'accusano di aver concesso qualche appalto a imprese amiche senza far le gare.
«Il 23 giugno presenteremo un modello di accreditamento a livello nazionale per gestire diversamente la partita».
Prossima tappa?
«Tra pochi giorni sarà pronto il Cie di via Corelli potenziato».
Molti lucrano sui profughi.
«Non si può tenere insieme un sistema con regole in cui convivono modelli virtuosi come Milano e Mafia Capitale».
Le piacerebbe occuparsi di profughi da sindaco?
«Me ne occupavo già da assessore quando di primarie nemmeno si parlava».
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