Cronaca locale

Giambellino, abusivi si calano dall'alto per tentare l'occupazione delle case Aler

L'irruzione dei tre avvenuta in pieno giorno, poco dopo l'ora di pranzo, davanti agli occhi (e alle telecamere) dei residenti, che hanno denunciato il fatto alle autorità. Cresce l'allarme: "Senza portinai siamo meno tutelati"

Giambellino, abusivi si calano dall'alto per tentare l'occupazione delle case Aler

Prima si sono affacciati dalla finestra di un solaio. Poi, sempre dalla stessa apertura, controllando i possibili appigli per non cadere, uno dopo l'altro si sono calati scendendo velocemente sul cornicione e scavalcando il balcone, che si trova di fianco. Alla fine erano in tre e non si tratterebbe di ladri, ma più probabilmente di persone interessate a occupare gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica del Giambellino, il celebre quartiere popolare di Milano. Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, i tre si sarebbero introdotti in diverse abitazioni, ma trovando tutte le porte di ingresso bloccate avrebbero deciso di andarsene.

Il filmato dei residenti

In base a quanto ricostruito, l'episodio risalirebbe ai primi giorni del mese di dicembre. Il tentativo di occupazione delle case popolari gestite da Aler è stato ripreso da alcuni residenti che, nello stesso giorno, hanno deciso di avvertire immediatamente le forze dell'ordine e i responsabili della sicurezza dall'agenzia lombarda. Nel quartiere periferico del capoluogo lombardo, infatti, a essere prese di mira da tempo sono proprio gli alloggi popolari. Per gli inquilini a mancare nell'area è, in particolare, la sorveglianza.

La mancanza di portinai

Secondo quanto riportato dal quotidiano, i residenti della zona hanno denunciato la progressiva mancanza dei portinai negli edifici, elemento che avrebbe peggiorato la situazione. "I custodi sono un importante presidio, senza di loro ci sentiamo abbandonati. Sono un primo livello di controllo", spiegano gli inquilini dei palazzi del Giambellino. Secondo i residenti, la mancanza di vigilanza avrebbe favorito illegalità e incivilità. "Qui il 40% delle persone non paga l'affitto, la raccolta differenziata praticamente non esiste, i sacchi della spazzatura sono lasciati nei cortili dove giocano i bambini. Serve un controllo, ci sono persone che hanno problemi serissimi e non possono essere abbandonate a loro stesse", denunciano gli abitanti.

La richiesta di aiuto

I cittadini, dopo l'episodio dei giorni scorsi, avrebbero segnalato il caso all'assessore regionale alle Politiche sociali e abitative, Stefano Bolognini, tramite una lettera. Nella risposta si parlerebbe di figure alternative ai custodi da inserire, in futuro, nelle portineri, anche con il fine di evitare occupazioni o episodi di abusivismo. Uno degli abitanti di via degli Apuli, avrebbe fatto sapere che la presenza e il controllo da parte della polizia non sarebbe sufficiente a "garantire sicurezza e decoro" nel quartiere. "Continuano a moltiplicarsi le discariche a cielo aperto", spiega il residente. Che prosegue: "Certo, Amsa e i vigili stanno sperimentando le telecamere per sanzionare gli incivili, eppure tanti episodi rimangono impuniti. E i cortili dei caseggiati si riempiono di sacchi di pattume".

Il problema delle occupazioni

E per quanto riguarda i problemi delle occupazioni, la complessità sta nel riuscire a cogliere le azioni illegali in flagrante. "Se gli ispettori di Aler e le forze dell'ordine riescono a lavorare in singergia e rapidamente, gli abusivi vengono colti in flagranza e gli sgomberi hanno successo. Ma quando manca questo coordinamento, tutto diventa più difficile", racconta il residente. Tra gli abitanti degli alloggi popolari, la preoccupazione adesso riguarda le festività natalizie, quando gli inquilini lasceranno le loro abitazioni per passare il Natale con i propri familiari: "Abbiamo paura di trovare le case occupate al nostro ritorno.

Chi ci assicura la sorveglianza?".

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