L'appuntamento per i colonnelli del Pdl è per oggi alle 14 in viale Monza. Poi l'incontro decisivo tra il governatore Roberto Maroni, il vice Mario Mantovani e Silvio Berlusconi che vareranno al giunta più rosa nella storia della Regione. Perché in quota Daniela Santanché entrerà la giornalista sportiva Paola Ferrari e anche i formigoniani sceglieranno una donna, forse riconfermando l'assessore Carolina Pellegrini. E qui la battuta viene facile, perché Maroni avrà la sua Ferrari, anche se non sarà quella che gli aveva promesso Gabriele Albertini in caso di vittoria.
Si è trattato a lungo ieri, dopo la lettera di richiamo vergata dal coordinatore regionale del Pdl per tacitare i mugugni dei formigoniani. E soprattutto, diceva ieri un colonnello vicino a Mantovani, «per distinguere finalmente i movimenti confessionali dall'appartenenza al partito». Perché «si è fatta troppa confusione tra politica e movimento, sono due cose distinte e oggi quello che tutti gli eletti devono avere in comune è solo l'appartenenza al Pdl». Nessuna voglia di alzare i toni tra i formigoniani che puntavano sul cardiologo Stefano Carugo favorito rispetto all'ex sindaco di Magenta Luca Del Gobbo. Tutto questo dando per scontata la candidatura di Raffaele Cattaneo alla presidenza del consiglio regionale. Per il resto sembrano confermate le deleghe alla Sanità per Mantovani, l'ingresso in giunta di Valentina Aprea in quota Berlusconi e che si occuperà di Istruzione, Lavoro e Formazione e la promozione del bresciano Alberto Cavalli indicato da Mariastella Gelmini. Possibili le deleghe a Territorio e Urbanistica per un «forzaitalia» della prima ora come il valtellinese Maurizio Del Tenno, il ritorno a Montecitorio per Mariella Bocciardo con l'entrata in giunta dell'ex coordinatrice pdl di Monza e Brianza Elena Centemero o dell'ex assessore provinciale Luca Squeri. Per il posto di sottosegretario Marco Flavio Cirillo a questo punto è decisamente favorito su Monica Guarischi.
Nella Lega il bocconiano Massimo Garavaglia lascerà il Senato per stringere i cordoni del Bilancio, mentre il mandato chiave dell'Agricoltura andrà al mantovano Gianni Fava che cederà il posto alla Camera ad Andrea Gibelli a cui però è già stato assegnato il prestigioso incarico di segretario generale, lasciato dopo 18 anni dal potentissimo Nicola Maria Sanese. Scontato l'approdo in giunta della direttrice dell'Asl di Monza Maria Cristina Cantù che avrà Famiglia e Welfare, quasi sicura la presidente del consiglio comunale di Brescia Simona Bordonali. A completare un trio di walchirie leghiste da Dalmine arriverà il sindaco Claudia Terzi. Trentotto anni, avvocato civilista, 5 anni di consiglio comunale all'opposizione, nel 2009 conquista la fascia tricolore senza nemmeno bisogno del ballottaggio. Potrebbe non farcela l'assessore provinciale di Varese Francesca Brianza che lascerà il posto all'ex assessore in quota an Luca Ferrazzi oggi Lista Maroni. Da cui arriverà anche l'olimpionico Antonio Rossi per lo Sport.
Nel Pdl Giulio Gallera, eletto in Regione, ha ripreso il suo incarico di coordinatore cittadino. Mentre a quello regionale mai lasciato da Mantovani, ora punta Paolo Romani che quel ruolo ha già ricoperto prima di cederlo alla Gelmini.
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