
Attilio Fontana pronto a partire. Dopo qualche giorno di affinamento, la squadra del nuovo presidente della Regione Lombardia è fatta. La giunta è stata presentata ieri e le sorprese non sono mancate. Inaspettata la nomina di almeno tre assessori. La prima, Claudia Terzi, sembrava destinata a optare per l'elezione al Parlamento, ma alla fine è tornata al Pirellone, con una delega ancor più delicata di quella che aveva (l'ambiente): Infrastrutture e trasporti. Esclusa Elena Poma. Assessori a sorpresa anche Melania Rizzoli per Forza Italia e Martina Cambiaghi della Lega. La prima, ex deputata, ha in pratica ereditato le deleghe pesanti di Valentina Aprea: Istruzione, formazione e lavoro. La brianzola sarà assessore a Sport e giovani. Nel rimescolamento finale, rispetto alle previsioni Forza Italia ha perso un assessorato, guadagnando - oltre a quello previsto per Fabio Altitonante - un altro sottosegretariato per Alan Rizzi, già assessore allo Sport a Milano in passato e adesso a Legnano. Esclusione a sorpresa dunque per tre donne che alla vigilia sembravano doversi contendere due posti di Fi: Elena Centemero, Benedetta Cosmi ma soprattutto Silvia Sardone, che era risultata la più votata fra le donne e la seconda in assoluto dopo Giulio Gallera. Per un soffio, quindi, Sardone ha visto sfumare un triplo salto in due anni, dal consiglio di zona 2 di Milano alla giunta regionale. Ora potrebbe essere destinata a una presidenza di commissione. La sua reazione è affidata a un comunicato stampa: «La mia delusione - ha commentato - è soprattutto rivolta agli oltre 11mila elettori che hanno scritto il nome Sardone». «Non nascondo di essere rimasta basita» confessa, riferendosi alle modalità con cui ha appreso la decisione. «Non ho bisogno di poltrone per continuare a fare politica - conclude - Vado avanti più forte di prima, continuerò a sostenere il centrodestra e il presidente».
Fra tante sorprese, molte aspettative della vigilia risultano confermate, sopratttto nei posti chiave. Gallera appunto, che torna alla Sanità, ma anche Fabrizio Sala, che resta vicepresidente e ottiene Ricerca, innovazione, università, export e internazionalizzazione. E Alessandro Mattinzoli che seguirà lo Sviluppo economico. Per la Lega, poi, ci sarà come previsto Silvia Piani - con due deleghe abbastanza «canoniche», famiglia e pari opportunità, e una più inedita, la genitorialità - e ci saranno Davide Caparini al Bilancio, Stefano Bolognini alla Casa, Massimo Sertori alla Montagna, Fabio Rolfi all'Agricoltura e Pietro Foroni a Territorio e protezione civile. In quota lista Fontana Stefano Bruno Galli curerà la Cultura, oltre all'Autonomia. Antonio Rossi sarà sottosegretario ai Grandi eventi (Olimpiadi). Previsioni rispettate in casa Fdi, con Riccardo De Corato e Lara Magoni (Turismo). E in «Nci» alla fine l'ha spuntata Raffaele Cattaneo.
Prima di entrare in giunta, da presidente uscente ha convocato il primo Consiglio per il 5 aprile. La giunta è il giorno precedente. E fra i primi provvedimenti si annunciano la delibera per dimezzare i ticket sanitari e l'estensione dei nidi gratuiti.