Maria Sorbi
Tra un paio di settimane scatterà l'obbligo delle gomme invernali per tutte le categorie di auto e nelle officine sono già stati presi i primi appuntamenti per la sostituzione dei pneumatici. A quanto pare sono in aumento le richieste di gomme «green» che, dal protocollo di Kyoto in avanti, hanno sostituito i vecchi materiali sintetici con caucciù ed elementi naturali, non nocivi. Anche questa mossa potrebbe contribuire a ridurre le concentrazioni di Pm10 nell'aria. Parecchie ricerche sostengono che una buona quota di smog sia causata dal consumo di gomme, freni e asfalto che, col tempo, rilasciano nell'aria particelle dannose alla salute. «Ma i milanesi stanno dimostrando un buon livello di sensibilità ambientale - conferma Ferdinando Petrella, da vent'anni titolare dell'officina Pneusmania in via Gian Galeazzo - Le gomme ecologiche hanno un costo maggiore rispetto ai pneumatici di vecchia generazione, circa il 10%. Eppure la gente è disposta a spendere qualcosa di più pur di poter inquinare meno». La buona notizia per gli automobilisti è che col tempo le gomme green costeranno sempre meno e le case di produzione stanno affinando produzioni e offerte. Al momento basti sapere che i materiali naturali permettono alle gomme di essere più silenziose (e quindi di ridurre l'inquinamento acustico) e di avere una tenuta migliore sul bagnato. «A sorpresa - sostiene Petrella - non abbiamo registrato nessuna impennata delle gomme quattro stagioni. Noi gommisti le consigliamo solo per le piccole auto da usare in città saltuariamente e non per chi guida tutti i giorni. Questione di sicurezza. Ma pensavamo avessero successo perché così la gente risparmia sulle spese di montaggio e smontaggio. Invece le richieste sono basse».
Meccanici e gommisti fanno la loro parte pro ambiente non solo nel consigliare prodotti ecologici ai clienti, ma anche utilizzando materiali «sani». «Ad esempio - spiega Petrella - per bilanciare le gomme non utilizziamo più prodotti che contengono ferro o piombo ma che sono costituiti da zinco, che praticamente non genera inquinamento». Mosse pratiche e quotidiane che aiutano realmente ad abbassare i livelli di polveri sottili. Forse più di un divieto di accesso in centro. «A sentire certi provvedimenti - commenta il gommista dei Navigli - vien da sorridere.
Limitare il traffico in un chilometro quadrato di superficie non risolve nulla. Se qualcosa migliora è solo per le casse comunali, non certo per l'aria». E l'opinione di tutti i tecnici del settore è più o meno questa, soprattutto se si pensa che i divieti verranno esteri a metano e gpl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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