Grande Milano, il centrodestra c'è e il Pd torna ostaggio dei cespugli

Dalle urne esce la «costituente» della nuova città metropolitana I democratici cedono seggi a radicali e Sel. Ncd nella bufera

Il Pd ha la maggioranza per un soffio ma è deluso. Il centrodestra prende tutti i voti che prevedeva, la Lega va bene e la sorpresa del giorno è la lista civica «La Città dei Comuni» che incassano addirittura l'8 per cento e portano a casa due eletti. Questi sono i risultati della prima elezione dei 24 membri del Consiglio metropolitano, la «assemblea costituente» della città metropolitana, l'ente che da qui a tre mesi prenderà il posto della Provincia e forse diventare l'embrione della «Grande Milano», un governo sovracomunale (oltre 130 municipalità) sul modello delle capitali europee. Un'occhiata a seggi e voti è doverosa ma occorre stare attenti: non sono voti «veri». O meglio: non sono voti di elettori ma di sindaci e consiglieri comunali che domenica sono andati a Palazzo Isimbardi - con un'affluenza dell'80,6% degli oltre 2mila aventi diritto.

La partita, dunque, deve essere letta in termini politici. «La scelta della coalizione ha pagato e rappresenta una base importante per l'alleanza delle forze di centrodestra» commenta Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica