«Il regno delle donne» celebrato nei versi di Alda Merini si arricchisce di una nuova testimone eccellente: l'attrice Monica Guerritore che, dopo il successo al Teatro Vittoria di Roma, da domani calcherà il palcoscenico del Tieffe Menotti (via Ciro Menotti 11) al fianco di Giovanni Nuti, il cantante «erede spirituale» della regina della poesia. Contagiata dalle sue poesie musicate da Nuti, la Guerritore calcherà la scena nell'inedita veste di cantante, un ruolo felicemente scoperto in occasione dell'omaggio a Judy Garland «End of the raimbow», musical andato in tournée lo scorso anno e che l'ha vista protagonista nel ruolo della diva di Broadway. A immaginarla oggi nelle vesti ideali di Alda Merini era stata Rossella Martini, manager di Patty Pravo, e l'incontro con Giovanni Nuti ha fatto scattare la scintilla.
«Perchè io? Perchè dove c'è carne, corpo, sangue, potenza, è proprio lì che voglio andare - dice la Guerritore - e forse nessuna come la Merini è riuscita a testimoniare l'essere donna fino in fondo, nel corpo e nel fisico, fino al dolore e fino alla morte. Ecco, sono felice di interpretare con il mio corpo e la mia voce l'anima più profonda di una donna che, nelle sue follie e nei suoi travestimenti, sapeva anche essere molto sensuale».
Nello spettacolo intitolato «Mentre rubavo la vita», Monica Guerritore cantante eseguirà sul palco una ventina di brani di Nuti, più uno scritto apposta per lei dal musicista viareggino, «Quelle come me», eseguito in un emozionante duetto accompagnato da una band di sei elementi.
«Non posso certamente definirmi una cantante - dice la Guerritore - ma, in fondo, porto sul palco proprio ciò che lo spettacolo cercava, cioè una voce vera ed espressiva. Le canzoni saranno, parafrasando Paolo Conte, un concentrato di melodia, armonia e testo». Sul palco del Tieffe Menotti, la poetessa dei Navigli prenderà vita attraverso un viaggio nella musica, un viaggio arricchito da videoproiezioni, racconti, aneddoti e riferimenti freudiani. «Conoscevo già alcuni dei suoi testi e li ho sempre trovati unici perchè sono poesie completamente fuori dagli schemi, veri racconti poetici che, anche nel dolore, celebrano sempre la bellezza della vita. Io sul palco canterò questi racconti ma interpreterò anche le diverse anime della Merini donna, quella delle labbra rosse, dell'amore per le pellicce, i cappelli, gli abiti maschili e le nudità».
Accanto a lei, ci sarà sul palco un sempreverde Giovanni Nuti, infaticabile nella sua missione di ambasciatore artistico dell'eredità della Merini, con cui ha collaborato (e in parte vissuto) per oltre sedici anni, portando in scena con la poetessa numerosi spettacoli e producendo quattro album: «Milva canta Merini», «Poema della croce», «Rasoi di seta» e «Una piccola ape furibonda». Dopo la sua morte, nel 2012 Nuti produce «Una pequenha abeja enfurecida» in cui l'artista canta Alda Merini in spagnolo con la partecipazione straordinaria di Lucia Bosè. «Quando ho incontrato la Guerritore nel suo spettacolo sulla vita della Garland - racconta - sono subito rimasto colpito dall'espressività della sua voce, e lei dalle nostre canzoni. È nato uno spettacolo folle e commovente che parla di libertà, anarchia e ironia, tre parole che ben riassumono l'animo di Alda.
In scena si parla di realtà dure come il dolore e il manicomio, ma alla fine a prevalere è sempre la gioia, perchè così voleva lei, essere ricordata come la poetessa della gioia».Nello spettacolo, che resterà in scena fino al 2 novembre, la òparte musicale è arricchita dalle proiezioni video di Lucilla Mininno e Mimma Nocelli che cura anche la regìa.
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