Giuseppe Tonna, milanese di origini emiliane, 62 anni, raccoglie locandine da 40 anni ed è il re dei collezionisti. Preferibilmente fantascienza e horror. I nonni avevano un cinema. L'amore è nato lì.La sua prima locandina«Dracula il vampiro, con Christopher Lee e Peter Cushing, anno 1958: la mia locandina del cuore».Quante locandine ha?«15mila. Ma me ne sono passate tra le mani centinaia di migliaia».Il pezzo più costoso«Dracula vale 3mila euro».Quanto ha speso in questi anni?«Non ho speso ma investito. Ma il collezionismo si fa anche con gli scambi. Come le figurine».Follie fatte per una locandina?«Centinaia e centinaia di chilometri in treno per averne una».Cos'hanno di bello?«Quelle italiane sono opere d'arte. Valgono persino di più degli originali americani».Quanti sono i collezionisti?«A Milano siamo una decina di accaniti. Ci si ama e ci si odia. Ma ci sono tanti nuovi appassionati, sui venticinque, trent'anni».Donne?«Non ne conosco una. Il collezionismo in genere è maschile».Colleziona solo locandine?«Collezionavo dischi e fumetti. Avevo 7mila 45 giri. poi basta. Darli via è stato un vero dolore».Qual'è il fine di tutto questo?«Non c'è fine. Il collezionista è un tipo un po' paranoico, è una malattia buona. Bisogna avere cultura però, sennò sei solo un accumulatore di cose».Cosa dicono in famiglia?«Solo bene. Ho la fortuna di avere una moglie che ama il cinema come me».
La locandina dei sogni?«Metropolis di Fritz Lang. O Nosferatu di Murnau».Una locandina da comprare?«Guerre Stellari va di moda: è sui 100/150, così come Profondo rosso. Con Kill Bill però te la cavi con 50 euro. Per cominciare è perfetto».MMV- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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