Cronaca locale

I disegni atletici di Leonardo sugli schermi multivision

Le opere del Genio proiettate a Palazzo Giureconsulti Tanti film e ospiti big: dal regista Hudson a Juri Chechi

Stefano Giani

Cinquecento anni di disegni sportivi. Nell'anniversario della morte di Leonardo, «Sport movies and tv» - ovvero il Festival del cinema sportivo - esibisce un gioiello d'eccezione. Da venerdì al 30 ottobre a Palazzo Giureconsulti, dove si terranno le proiezioni dei film, saranno esposti nella mostra «Leonardo, lo sport è arte» 30 disegni del Genio che riproducono soggetti in movimento nell'atto di compiere diverse discipline atletiche. Si tratta dei primi abbozzi che hanno preceduto le più note prove di studio sull'anatomia umana. A Milano, dove il vinciano visse a lungo e lavorò, vengono allestite nel contesto più appropriato. Una novità inedita, rimasta negli archivi e nei musei. Ora questi capolavori, sconosciuti ai più, verranno proiettati su maxischermi in multivision, installati nell'intento di valorizzare al meglio le opere leonardesche.

Quest'anno la rassegna anticipa di un mese rispetto alla tradizione e ospita in passerella nomi importantissimi dello sport e del cinema, binomio da sempre al centro degli interessi di questa prestigiosa manifestazione. Tra i volti che animeranno i cinque giorni di kermesse spicca quello di Hugh Hudson, 83 anni suonati, regista di Momenti di gloria, il film del 1981, presentato a Cannes e candidato a sette Oscar di cui se ne aggiudicò «solo» quattro. La trama è nota e centrale rispetto al tema di questa edizione e racconta come si allenarono gli universitari di Cambridge per partecipare alle Olimpiadi di Parigi del 1924. A ridosso dell'assegnazione al capoluogo lombardo dei Giochi invernali del 2026 la scelta appare orientata e pertinente per accompagnare la metropoli al traguardo dei cinque cerchi. Momenti di gloria anche per Giampiero Boniperti, 91 anni, presidente onorario della Juventus, il «Signore degli anelli» Juri Chechi (Atlanta 1996), la campionessa di salto Sara Simeoni (Mosca 1980), la fuoriclasse del fondo Manuela Di Centa (Lillehammer 1994), l'oro del kayak ad Atlanta e Sydney Antonio Rossi, oggi sottosegretario in Regione e il regista Enrico Vanzina. Molti altri nomi dell'universo cinesportivo si aggiungeranno di volta in volta.

In programma 136 titoli in rappresentanza di 55 discipline, spietatamente selezionati in un lotto di concorrenti inizialmente molto più ampio e inseriti in varie categorie, dai documentari ai cortometraggi, dalle pubblicità ai filmati di accompagnamento di molte Olimpiadi del passato fino alla sezione relativa a sport e disabilità. Molti gli argomenti a cavallo fra passato e presente con un omaggio inevitabile a Fausto Coppi nel centenario della nascita con Eroica California o all'Inter del Triplete targata Josè Mourinho in The making of Josè Mourinho: the family. In campo calcistico spicca il ricordo del campione cecoslovacco Josef Masopust e il Grande Torino. L'oggi ha invece i volti e la voce di Jalil & Khalil, due giovani iraniani che si occupano di agricoltura e allevamento nel loro Paese ma le difficoltà non hanno impedito loro di entrare nella nazionale di atletica.

I limiti non esistono mostra invece il volto benefico dello sport con le storie di disabilità che non hanno precluso importanti traguardi a giovani meno fortunati.

Infine, sempre in tema di ricordi, Parigi 1999, vent'anni dopo rievoca l'avventura che portò gli azzurri all'oro della pallacanestro.

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