Un momento di rispettoso silenzio ieri mattina in via dell'Orso 3. Alle 12, infatti, il consigliere comunale della Lega Nord e segretario del Carroccio a Milano Igor Iezzi, l'europarlamentare Matteo Salvini, il capogruppo in Consiglio comunale Alessandro Morelli e l'assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini, tra un gruppetto di commercianti, hanno deposto dei fiori davanti al negozio di Giovanni Veronesi, il gioielliere ucciso nel suo negozio nel primissimo pomeriggio di giovedì.
«Se un gioielliere ha paura il giorno dopo la rapina deve cambiare lavoro - ha spiegato Gaetano Bianchi, presidente dell'associazione di commercianti Ascoloren ex titolare di un'oreficeria al Lorenteggio e presente ieri mattina alla manifestazione di cordoglio della Lega-. Io mi sono armato dopo il secondo assalto che ho subito e mi sono sentito più tranquillo. Fortunatamente quell'arma non ho mai dovuto usarla. I miei figli non ce l'hanno e questo mi rincresce. In periferia siamo abituati da tanto tempo ad avere paura, a sentirci insicuri. Ma la sicurezza a Milano non c'è più anche in centro. E anche i cittadini devono essere più sensibili: segnalano solo quando sono vittime in prima persona. Altrimenti, nonostante gli appelli, si guardano bene dal fare le sentinelle sul territorio».
Inaspettatamente (o no?) anche l'ex assessore Stefano Boeri, su Facebook, attacca la giunta Pisapia sul tema della sicurezza. «Durante le primarie e la campagna elettorale del 2011 il Pd di Milano aveva sviluppato una proposta importante sui temi della sicurezza. Che riformulava quanto già succede in una grande metropoli come Londra, dove le politiche di policing neighborhood hanno consentito di ridurre drasticamente la microcriminalità di quartiere.
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