Cronaca locale

I milanesi preferiscono l'auto. C'è più traffico che nel 2019

Svanito l'effetto caro benzina, martedì picco del 15%. Solo +3% sui mezzi Atm. E il Comune difende i divieti

I milanesi preferiscono l'auto. C'è più traffico che nel 2019

L'«effetto caro benzina» che a metà marzo aveva fatto scattare una fuga dalle auto a favore dei mezzi pubblici è durato pochi giorni. Il 14 marzo rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, ad esempio, aveva fatto segnare un meno 11 per cento d traffico in città, dati ricavati dall'Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio (Amat) grazie ad un accordo con Tom Tom in base allo studio dei tempi di percorrenza sulle strade. In quella stessa settimana, Atm registrava una lieve crescita sui numero dei passeggeri. Ma già dalla settimana successiva, da martedì 22 e fino a fine marzo, i dati rispetto alla settimana precedente sono sempre stati col segno più davanti, giovedì 24 marzo ad esempio più 13% rispetto allo stesso giorno della settimana prima, mercoledì 30 più 16 per cento, giovedì 31 più 7% e venerdì primo marzo, quando sono cadute anche le restrizioni sui mezzi pubblici, la capienza è tornata al cento per cento ed è stato ritirato l'obbligo di green pass, sulle strade il traffico segnava un +8% rispetto al venerdì prima.

Anche il prezzo del gasolio è tornato a livelli più contenuti, ma l'ultima settimana evidenza una «corsa» alle auto a discapito dei mezzi, perchè il traffico in circolazione, nonostante lo smart working sia ancora massiccio, è addirittura superiore al 2019, l'ultimo anno pre Covid, con picchi nelle ore di punta tipiche del «pendolarismo». Molti probabilmente si sentano ancora più sicuri dal punto di vista sanitario a viaggiare in auto rispetto ai mezzi, chi fa smart e deve lavorare in presenza forse trova più conveniente l'auto rispetto all'abbonamento. Lunedì scorso c'è stato un aumento del 2% rispetto alla settimana prima (+17% nella punta della mattina alle 8) ma ancora lievemente sotto il 2019 (-1%).

Martedì il traffico è cresciuto addirittura in media del 15% rispetto a una giornata standard del 2019 (+18% alle 8 e -3% rispetto alla punta della sera alle 18), rispetto alla settimana prima il balzo è stato ancora maggiore, +20% in media (e +29 nell'ora di punta del mattino, +12% la sera). Poco di meno mercoledì scorso, +9% in media rispetto a due anni fa (il picco più alto la sera, +12%), più contenuto (+8%) in questo caso il balzo rispetto al mercoledì precedente. Anche i dati di Atm sono cresciuti, nei primi giorni della scorsa settimana si è registrato un +3% rispetto a quando erano ancora in vigore i limiti a bordo, e ad oggi tram e metropolitane stanno trasportando in media il 70% dei passeggeri rispetto al periodo pre Covid, ma il «distacco» delle auto è più netto.

Anche l'assessore alla Mobilità del Comune, Arianna Censi, sottolinea che i dati «indicano che c'è una tendenza, che andrà confermata da un campione statistico più ampio e più lungo nel tempo, a livelli di congestione simili a quelli del 2019, pre covid. Da una parte sono dati che ci fanno pensare ad un ritorno alla normalità che fa dimenticare i momenti più bui del lockdown. Dall'altra il ritorno a questi numeri ci spinge a proseguire nelle politiche per diminuire l'inquinamento e favorire la transizione ecologica». E d'altra parte, nonostante la battaglia del centrodestra in consiglio comunale, la giunta ha confermato l'inasprimento di Area B e C a partire dal primo ottobre.

E con la città piena di turisti per il ponte di Pasqua vedono (finalmente) positivo anche i tassisti. «Non siamo ai livelli del 2019 ma crescono senza dubbio le prenotazioni per corse verso le stazioni, sia Centrale che Garibaldi, poi quelle verso gli aeroporti, in particolare Linate» conferma Emilio Boccalini, vicepresidente di Taxiblu 02.

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