Expo, terzo giorno. A quanto pare la gente ha dato retta ai consigli degli organizzatori: ha lasciato a casa l'auto ed ha scelto il metrò per raggiungere il villaggio di Rho. Tanto che, all'ora di punta, gli ingressi a Ovest, vicino alla metro rossa e al Passante ferroviario, fanno i conti con una serpentina di centinaia di persone. Nulla a che vedere con la coda di sabato, ma comunque un bel flusso. Scena diametralmente opposta all'ingresso Sud, del tutto deserto, e a quello Est, davvero poco battuto dai visitatori. In teoria i due accessi dovrebbero convogliare ciascuno il 20 per cento dei turisti ma al momento assomigliano più a una landa desolata.
Noi abbiamo provato a raggiungere il sito da ognuno dei quattro ingressi e con ognuno dei mezzi a disposizione. Il risultato? Se usi l'auto sei spacciato.
Andiamo con ordine. Ingresso Est, parcheggio Merlata. E'quello dedicato ai pullman gran turismo e ai taxi. Ma lì arriva anche chi ha lasciato l'auto al parcheggio di Trenno ed ha preso la navetta. Ieri non è stato fra gli ingressi più quotati, tanto che alle 12,30 si contavano più addetti ai controlli che turisti in coda.
Arrivando in auto è facile cadere in trappola e finire nella gimkana di viuzze con telecamera. Chi per sbaglio non azzecca l'uscita che porta al parcheggio, finisce in una trappola labirintica. «Io non sapevo come venirne fuori, ho parcheggiato a bordo di una stradina, su una piccola area sterrata» ammette un visitatore che ha optato per il parcheggio fai-da-te. Una volta raggiunto l'ingresso, si percorre il ponte bianco che passa sopra l'autostrada.
Una terra di nessuno dove incrociamo si e no sei persone, tra cui un tecnico dell'ascensore per i disabili. «Dobbiamo sistemare le porte - spiega - non sempre si chiudono». Il percorso in solitaria viene ampiamente compensato dall'ingresso maestoso al sito: non appena si mette in naso all'interno di Expo ci si trova di fronte all'Albero della vita, sul fronte opposto del cardo.
Sperimentiamo l'accesso dall'ingresso Est, Roserio. Mai più. Chi lascia l'auto al parcheggio di Arese deve smettere di guardare l'orologio. Prima che arrivi all'interno del villaggio trascorrerà quasi un'ora. Una ventina di minuti a bordo della navetta e poi un tragitto a piedi, in una sorta di passeggiata panoramica a bordo della strada, che dura oltre un quarto d'ora se percorsa con passo di marcia sostenuto. L'ingresso Est potrebbe interessare anche chi arriva con i mezzi pubblici, ma con il tram (sia il 12 sia il 19) non si va oltre la fermata vicino all'ospedale Sacco. Tutto il resto e' in navetta e a piedi.
Promossi gli ingressi a Ovest, quelli dove convoglia il 40 per cento della gente, o forse più. Il percorso più breve - circa 5 minuti a piedi - e' quello per chi arriva con il Passante ferroviario e ferma alla stazione di Rho Fiera Expo, vicinissima all'entrata Triulza.
Chi utilizza la metro Rossa ha qualche difficoltà in più e deve percorrere un ponte un po' più lungo per arrivare
all'entrata di Fiorenza. Se si riuscisse a confluire nel percorso di chi arriva in treno, sarebbe più semplice. Ma il flusso scorre, i corridoi di accesso sono talmente ampli che non si creano imbottigliamenti di nessun tipo.
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