Immigrati, ancora un boom Un residente su 5 è straniero

Immigrati, ancora un boom Un residente su 5 è straniero

Una crescita del 4,4 per cento dell'immigrazione, dopo il calo dell'anno precedente, si è registrata nel 2013 in Lombardia, dove al primo luglio dello scorso anno la presenza straniera stimata era di 1 milione e 279mila persone, ovvero il 13 per cento della popolazione: in pratica un quinto della popolazione a Milano è straniera.
Lo rileva il rapporto annuale (il tredicesimo) dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità (Orim), che è stato presentato ieri e che evidenzia anche come questa fetta di popolazione si stia «sempre più radicando sul territorio lombardo». Quest'ultima caratteristica si rileva anche nella difficile situazione economica diffusa: il reddito medio mensile è ulteriormente sceso nel 2013 a 1.300 euro (1.400 nel 2012 e 1.500 nel 2011), mentre fra gli immigrati over 14 il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 14,3 per cento al 15 per cento.
L'Orim segnala anche che nel 2013 sono diminuite del 5.9 per cento le rimesse verso i paesi d'origine (541 milioni di euro nel 2013). Un dato spiegabile con «il maggiore insediamento in loco» che richiede di utilizzare le risorse in Lombardia, per sopravvivere ma anche per investire. Tanto che per la ricerca la loro entità si è «più che dimezzata» dal 2006, quando ammontava a 777 milioni.
«I dati relativi al 2013 sono molto preoccupanti soprattutto alla luce della crisi economica e occupazionale che persiste», ha dichiarato l'assessore con delega all'Immigrazione della Regione Lombardia, Simona Bordonali commentando i dati. Anche perché, sempre secondo quanto rilevato dallo studio, se gli stranieri aumentano in Lombardia diminuiscono però le strutture per accogliergli. Secondo l'Orim nel 2013 le strutture di accoglienza sono 306 (23 in meno rispetto al 2012) per un totale di 6.885 posti letto (con un calo di 651 posti rispetto al 2012).

La maggior parte delle strutture, 92, cioè il 25 per cento, è a Milano, seguono Brescia con 36 strutture, Pavia con 28 e Lecco con 27.
«Con le politiche adottate da Pisapia non c'era alcun dubbio che gli stranieri arrivassero in massa nelle nostre città» conclude caustico De Corato capogruppo in Regione di Fdl.

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