Insegue la moglie in auto e la uccide al semaforo

La coppia, con due figli di 18 e 16 anni, si stava separando. Quattro spari a Bovisio Masciago

Insegue la moglie in auto e la uccide al semaforo

L'uomo ha atteso che lei si fermasse allo stop, quindi l'ha raggiunta, si è fermato con l'auto dietro la sua, è sceso e le ha sparato a bruciapelo almeno quattro colpi di pistola: la poveretta è morta due ore più tardi all'ospedale San Gerardo di Monza, quando il marito, consegnatosi già da un pezzo ai militari, si era ormai chiuso in un silenzio ostinato dopo aver ammesso con cinque parole il suo crimine.

Da quanto è emerso dalle prime ricostruzioni degli inquirenti da qualche settimana la coppia non viveva più nella stessa abitazione di Seveso, l'appartamento dove avevano sempre risieduto insieme a due dei loro figli, un maschio maggiorenne e una ragazza di 16 anni, mentre il primogenito, dopo gli studi all'estero, ora vive e lavora in Australia. I carabinieri spiegano che Valeria Bufo, impiegata in una società di Seveso, se n'era andata ad abitare con la figlia a Varedo perché considerava il matrimonio con Truzzi un rapporto ormai concluso. Va precisato però che la coppia non era ancora separata legalmente.

I carabinieri di Seveso, che con gran parte dei colleghi della compagnia di Desio diretti dal capitano Mansueto Cosentino ieri hanno cercato invano per ore il grosso revolver detenuto illegalmente, ritrovato poi solo in serata, ancora non sanno cosa abbia spinto l'uomo, autista per una società dell'hinterland, a un gesto tanto improvviso e definitivo. Una violenza che ha lasciato senza parole tutti coloro che lo conoscono come un uomo sicuramente parco di parole ma che fino a ieri non aveva mai dato segni di squilibrio.

Gli investigatori sono concordi nel dichiarare che la coppia non avesse avuto un litigio poco prima dell'omicidio e che la donna non si aspettasse di certo quell'improvvisa aggressione a bruciapelo lungo la strada da parte del marito, rivelatosi incurante di tutto quello che in quel momento di follia poteva esserci attorno a lui e a Valeria. In particolare della gente che avrebbe potuto restare coinvolta seppure incidentalmente da quella scarica di proiettili. Passanti che, testimoni di quel dramma consumatosi in diretta sotto i loro occhi, sono rimasti impietriti. E mentre alcuni cercavano riparo dalla furia dell'uomo che avrebbe potuto investire anche loro, altri hanno lanciato l'allarme chiamando il 112.

Inoltre, mentre in un primo tempo ieri sembrava che la vittima fosse riuscita ad aprire la portiera della macchina nel tentativo di chiedere aiuto, i militari hanno spiegato che quando è stata soccorsa la 55enne aveva ancora la cintura di sicurezza allacciata ed era già in arresto cardiaco, priva di

conoscenza. In ospedale si è potuto fare ben poco per lei. Era stata colpita infatti, tra l'altro, al torace e in particolare allo sterno e il cuore - contro il quale il marito avrebbe puntato l'arma - non ha retto.

Paola Fucilieri

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