Le polveri sottili sono schizzate ancora oltre i limiti di legge, giovedì per il sesto giorno consecutivo e (quasi) certamente ieri per il settimo. Se il Pm10 supera per una settimana di fila il limite massimo di 50 microgrammi al metro cubo, il «Protocollo per il miglioramento dell'aria e il contrasto all'inquinamento» promosso da Regione e Anci e a cui Milano aderisce impone di far scattare divieti al traffico.
E siccome Arpa Lombardia certifica solo il giorno successivo i dati dello smog giornaliero, il Comune - che non si attende sorprese positive - è pronto a firmare oggi l'ordinanza per bloccare da domani i veicoli diesel Euro 3 privati dalle ore 9 alle 17. Un disagio per chi vuole approfittare della domenica libera per fare gli acquisti di Natale, domani è anche l'ultimo giorno con la fiera degli Oh Bej! Oh Bej! intorno al Castello. Non è l'unica misura straordinaria.
É previsto l'estensione anche al sabato e alla domenica del blocco regionale imposto dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, ai veicoli più inquinanti durante i mesi invernali (Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel). I veicoli commerciali Euro 3 diesel saranno bloccati dalle 7.30 alle 9.30. Viene introdotto il limite a 19 gradi per le temperature medie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali. Non potranno essere utilizzati impianti domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale individuata da Regione.
É vietata infine ogni tipologia di combustione all'aperto (compresi falò, barbecue, fuochi d'artificio). I provvedimenti saranno sospesi dopo due giorni consecutivi con il Pm10 sotto i limiti, con acquisizione del rilevamento ufficiale il terzo giorno e conseguente efficacia il quarto. «Siamo pronti a mettere in campo le misure per ridurre i livelli di particelle inquinanti dell'aria e allo stesso tempo invitiamo i cittadini a servirsi del trasporto pubblico» afferma l'assessore alla Mobilità Marco Granelli. Le polveri hanno superato i limiti in 54 giorni dall'inizio dell'anno. Il problema più grosso sono le caldaie. «A fine del 2015 erano 100mila gli appartamenti privati allacciati alla rete di teleriscaldamento, il 10% in più rispetto al 2014. Nell'ultimo triennio circa 40 immobili del Comune sono stati raggiunti dalla rete di teleriscaldamento di A2A» ribatte Granelli.
Non si respira meglio negli altri capoluoghi della Lombardia, con le eccezioni di Como e Lecco. Da oggi scattano già i divieti nei Comuni di Brescia, Cremona e Mantova, e anche a San Giorgio di Mantova e Bigarello.
Ed è «prevedibile - riferisce l'assessore all'Ambiente della Regione, Claudia Terzi - che in caso di superamento della soglia accertato nella giornata di domani, siamo applicato le limitazione previste nei Comuni che aderiscono al protocollo nelle Province di Milano, Bergamo, Monza e Brianza, Pavia, Lodi e Varese». Il protocollo impone ovviamente ai Comuni di potenziare i controlli sul rispetto dei divieti. Chi fa il furbo rischia di pagare una multa da 164 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.