Cronaca locale

Gli ispettori a scuola per controllare il grado di "padanità"

Passa la proposta della Lega: il Pirellone controllerà che il 20% delle lezioni sia riservato alla cultura lombarda. Il Carroccio introduce anche un test per accedere agli assegni universitari: "Così tuteliamo i nostri studenti"

Gli ispettori a scuola 
per controllare 
il grado di "padanità"

Dietro ai banchi lombardi, il 20% dei programmi scolastici sarà dedicato alla storia del territorio. E la Regione d’ora in avanti vigilerà sull’effettivo inserimento del passato lombardo nelle spiegazioni di letteratura o geografia. La Lega Nord ha ottenuto di far inserire nel piano di sviluppo del territorio anche un maggior controllo sulla quota di autonomia sui programma a cui hanno diritto le scuole. Quota spesso ignorata dai presidi o poco pubblicizzata negli istituti.
Rivoluzione in arrivo sulle borse di studio agli studenti universitari. Presto cambieranno le regole: i contributi saranno determinati su base regionale e terranno conto del costo della vita, ben diverso da regione a regione. La Lega Nord ha vinto la sua battaglia in difesa dei diritti degli studenti lombardi ed è riuscita a introdurre anche questa novità, in salsa federalista, nel piano regionale di sviluppo in discussione nell’aula del Consiglio regionale, il documento che determina le linee politiche lombarde dei prossimi anni. Gli assegni destinati agli universitari che studiano a Milano, dove il costo della vita è alle stelle, saranno quindi un po’ più alti rispetto ad ora. E cambieranno anche i criteri per accedere alle borse. "Eleveremo i criteri di merito - spiega il consigliere leghista Luciana Ruffinelli - e terremo maggiormente conto della preparazione effettiva degli studenti rispetto ai parametri di reddito. In questo modo puntiamo a premiare chi si merita davvero i contributi per l’impegno messo negli studi senza rischiare di avvantaggiare solo chi dichiara un reddito più basso di quello che in realtà ha". Oltre agli accorgimenti anti-furbetti, per rendere ancora più democratico l’accesso alle borse di studio, si pensa anche di introdurre un test uguale per tutti.
Il Carroccio sta anche lavorando su un altro piano e nei prossimi mesi farà pressing sul ministro Mariastella Gelmini per regionalizzare anche i sistemi di accesso alle università: se non altro per dare la precedenza agli studenti lombardi che si iscrivono nelle università lombarde. Poiché a determinare i criteri dei test universitari deve essere una legge nazionale, il Carroccio non ha presentato la sua proposta al Pirellone. Ma sull’argomento non molla e torna a chiedere una valutazione più equa e non basata principalmente sul voto di maturità.

Altrimenti, gli studenti del Sud che arrivano con voti altissimi, avranno sempre la precedenza sulle iscrizioni.

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