L’associazione anti graffiti chiede di cancellare le scritte spray

L’associazione anti graffiti chiede di cancellare le scritte spray

Una bellissima domenica di fine marzo, con un clima di piena primavera, ha accolto i cinquantamila corridori che domenica scorsa, alle 9.45 del mattino, hanno partecipato alla stracittadina giunta alla sua 41ma edizione.
Un percorso prevalentemente piano aggiungeva alla manifestazione podistica l’allettante possibilità di un miglioramento sui 10.000 metri per chi, allenandosi nelle scorse settimane, avrebbe potuto abbassare il proprio tempo personale.
Partenza in piazza Duomo con arrivo all’Arena Civica Gianni Brera, passando per Corso Vittorio Emanuele II, Corso Venezia, Viale Majno, Piazza Tricolore, piazza Cinque Giornate, Piazza Medaglie D’Oro, Piazzale di Porta Lodovica, Piazza XXIV Maggio, Viale Papiniano, Piazzale Baracca, via Venti Settembre, Viale Alemagna e Viale Legione Lombarda.
10 km di strade centrali, 10 km con luoghi storici che caratterizzano Milano, 10 km… di scritte!
Sgorbi incomprensibili, sigle (tag) e i riconoscibilissimi messaggi di morte e distruzione lasciati su tutta Milano dall’ultimo corteo dei NO TAV. Dopo quasi un mese i messaggi rimangono a testimoniare un passaggio di manifestanti che hanno devastato un’intera città e che, per difendere un sacro santo diritto, hanno espresso il proprio dissenso (senza entrare nel merito della questione) per l’utilità logistica dell’opera di costruire il passaggio ferroviario in Val Susa con conseguente deturpazione del territorio. Il paradosso è che la loro rabbia l’hanno espressa imbrattando le città che hanno accolto il passaggio del corteo NO TAV.
Ho realizzato un piccolo reportage con foto scattate di “corsa” (nel vero senso della parola) che testimonieranno quanti siano i danni da vandalismo grafico e come, da milanese, mi sono vergognato di avere una città così sporca pensando anche agli occhi di un turista che viene a visitarla per pochi giorni.
Una priorità su tutte: eliminare subito le frasi offensive che colpiscono le forze dell’ordine, la stampa e le istituzioni.
La libertà di pensiero non può essere espressa con la prevaricazione e la violenza.
All’estero questo tipo di danneggiamenti non verrebbero tollerati e soprattutto sarebbero subito ripuliti. In Italia, purtroppo, la polizia presente durante i cortei non interviene per evitare problemi di ordine pubblico.

A danni compiuti le amministrazioni mantengono lo stato di degrado con un lassismo che lascia sgomenti e spaventa.
Un sogno: correre la prossima Stramilano con le vie più pulite.
segretario associazione
nazionale antigraffiti
(www.associazioneantigraffiti.it)

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