Lady Obama paralizza Milano «Mi ha emozionata essere qui»

Grande folla davanti al Park Hyatt e in piazza Scala Bloccate le vie adiacenti. Rimosse auto, deviati i tram

«Michelle, Michelle». Le più giovani scattano foto con il cellulare, le sciure sono deluse perché volevano «che si fermasse. Vogliamo vedere l'abito e se è proprio come si vede alla tv». Ma quella che intorno alle 15.30 scende dal suv dopo Sasha e Malia, le baby Obama, e si infila nella hall del Park Hyatt dando poche soddisfazioni al capannello di curiosi non è la first lady Usa, ma semmai la «first» nonna, Marian Robinson. Peccato. É andata meglio a chi la aspettava alla stessa ora in piazza Scala. La moglie del presidente Usa Barack Obama è stata attesa ieri a Milano come le star. Gente appostata davanti all'hotel con vista Galleria, lungo via Manzoni bloccata al traffico e transennata, o davanti al Seven Stars in Galleria dove è arrivata dritta dall'aeroporto, dividendosi dalle figlie che invece hanno fatto sosta in hotel.

Lady Obama sbarca alle 14 dall'Air Force Two in arrivo da Londra. Top nero e gonna con fantasia afro, trova ad attenderla il governatore, il prefetto e il questore di Varese. Roberto Maroni la accoglie con un «Welcome to Lombardy». «A wonderful region» la replica di Michelle, che da lì si dirige verso Milano scortata da un corteo di 14 auto, un elicottero in sorvolo, un esercito di bodyguard. Tutto il centro è blindatissimo, e lo sarà fino a domani con disagi sul traffico. Sono 120 i vigili impegnati a liberare i passaggi e favorire gli spostamenti della delegazione americana. I ghisa e il servizio di rimozione auto ieri pomeriggio sono entrati in azione in via Caradosso e nelle strade intorno al perimetro del Cenacolo dove fino alle 20 era imposto il divieto di sosta. E parcheggiare moto e scooter in centro sarà un caos fino alle 13 di domani: off limits l'asse di via Manzoni e Santa Margherita e le vie adiacenti, come Pellico e San Protaso. Interrotto anche il passaggio del tram 1 da piazza della Repubblica a via Cantù e il traffico attorno all'hotel, da via Mengoni e via Cattaneo a Santa Margherita. Proteste ieri dai negozianti e locali del Salotto senza clienti per 3 ore: «Un pò eccessivo blindare la Galleria così a lungo».

Tiratori scelti ieri sono stati posizionati anche all'interno di Palazzo Marino: i cecchini dall'anticamera della sala giunta hanno seguito l'ingresso di lady Obama al Seven Stars, dove la fondazione americana James Beard ha allestito un ristorante per i mesi di Expo. E Michelle è stata protagonista di uno show cooking con una ventina di studenti dell'American School. «I'm excited to be in Milan» («Sono emozionata di essere a Milano») dice prima di mettersi ai fornelli per insegnare ai giovani come cucinare in modo sano e semplice. Prepara un'insalata fredda di legumi e cereali a base di orzo perlato, fragole e lenticchie verdi, e cosce di pollo cotte con prezzemolo e timo. Prima di uscire, autografa a tutti il grembiule.

Altra tappa, stessa folla anche se tenuta a distanza e delusa dei passaggi lampo della first lady. Al Cenacolo con le figlie, trova ad accoglierla il premier Matteo Renzi con la moglie Agnese e la figlia Ester. La visita dura 35 minuti.

«Si è mostrata molto interessata e preparata» riferisce la direttrice del polo museale Sandrina Bandera. Oggi Michelle visiterà Expo, sarà anche a Palazzo Italia con Agnese Renzi per un'iniziativa con 15 bimbi del progetto «Vivaio».

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