di Antonio RuzzoIl blocco delle auto non serve. E lo dicono le centraline dell'Arpa che dopo il primo giorno di stop hanno sentenziato che i veleni sono ancora lì e purtroppo tocca respirarli. Non serve ad abbattere le polveri ma comunque a qualcosa serve. È un segnale che il sindaco Pisapia comunque ha avuto il coraggio di dare probabilmente dicendo che se le grandi città vogliono cercare di sopravvivere e di vivere meglio hanno l'obbligo di pensare a una mobilità diversa. Troppe auto, troppa gomma, troppo di tutto, non ci si sta più. C'è una mobilità pubblica che deve essere potenziata e diventare più efficiente e c'è una mobilità privata a motore che deve fare un esame di coscienza. È davvero così necessario accompagnare tutte le mattine i figli scuola in auto? È davvero così indispensabile andare a far compere e posteggiare in seconda fila? Non si può fare a meno di usare l'auto la sera per andare a bere una birra sui Navigli? Ma deve essere ripensato anche il lavoro che, oggi come oggi, è tutto un via vai di furgoni e furgoncini.
È davvero così indispensabile che le merci vengano consegnate più o meno negli stessi orari in cui aprono scuole e uffici? Ed è davvero necessario che ogni ditta, porti le proprie merci a destinazione? Non si potrebbero, ad esempio, consegnare magari di notte, magari utilizzando una centrale di smistamento fuori città che utilizzi mezzi elettrici o magari usando le metropolitane? Ipotesi o forse utopie. Però mai si comincia mai si fa. Altrimenti tra 10 anni saremo qui a ancora a discutere di blocchi...di- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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