Cronaca locale

L'autunno caldo del Blue note tra jazz e masterchef

L'autunno caldo del Blue note tra jazz e masterchef

Appena festeggiati in pompa magna i dieci anni di vita, il Blue Note di Milano riparte con una programmazione aggressiva all'insegna del jazz ma con un occhio di riguardo alle sue derivazioni.
Si apre giovedì con la tre giorni del James Taylor Quartet, la band inglese guidata dall'organo Hammond che spazia dall'acid jazz al funky. Dopo la musica totale di Roberto Tarenzi (domenica 8), il cantautorato di Niccolò Agliardi (il 10) e a seguire il tributo ai Pink Floyd e lo show di Giovanni Giorgi, venerdì 13 torna sul palco del club Loretta Grace, la cantante italiana (papà americano, mamma africana) che non ha ancora un disco all'attivo ma è nota per i suoi spettacoli (si è fatta notare per la sua esibizione nel musical Sister Act). Sabato - in collaborazione con il Festival MiTo - salirà sul palco il cantante Gregory Porter con il suo quartetto. Una delle nuove migliori voci del jazz che incrocia il colore del soul, Porter nel 2010 ha ricevuto una nomination ai Grammy come «miglior nuova voce jazz» per l'album Water e al Blue Note presenterà sue composizioni già note e soprattutto quelle del disco in uscita in questi giorni Liquid Spirit. La settimana si chiude con un evento molto atteso anche se molto poco jazzistico: serata mondana ma a ritmo di rock duro con il superchef Joe Bastianich che, chitarra alla mano, si presenta con la sua band The Ramps. Un pianoforte eclettico e gli archi (più flauto) del Gnù Quartet (reduci dal successo al fianco dei Negramaro) per Rosalba Piccinni che dedica un concerto, tra pop e jazz, intitolato «Con lui sto», ai grandi uomini della canzone italiana (martedì 14). Mercoledì 15 un melange di suoni che spazia da composizioni originali a brani di Horace Silver a pagine di Ravel con il sax alto di Tommaso Starace con il suo quartetto. Giovedì parte dal club il tour dei Flabby, tra jazz, sperimentalismo e melodismo napoletano. Venerdì 20 e sabato 21 quattro appuntamenti (due per sera) con la tradizionale big band di Nick The Nightfly con la sua carica di swing e domenica un ripasso della storia del jazz all'insegna del divertimento coi Coparoom. Direttamente da New Orleans martedì 24 la Rebirth Brass Band, erede delle classiche marchin' bands, che mantiene il cuore nelle radici senza dimenticare incursioni nei suoni più moderni. Mercoledì il momento più alto del mese per i jazzofili con il concerto di Chris Potter con la sua band Underground. Potter, il miglior sax tenore delle nuove generazioni, guida la sua formazione e collabora coi migliori jazzmen sulla scena, da Pat Metheny a Brad Mehldau a Dave Holland.

Giovedì 26 da non perdere l'afroblues di Vieux Farka Touré (figlio della star afro Ali Farka Touré) seguito il giorno successivo dalla grintosa Patti Austin e sabato dal vecchio leone del blues inglese, l'organista Brian Auger con i gloriosi Oblivion Express.

Commenti