Al momento è solo una dichiarazione di intenti, ma sembra che il Comune stia ragionando sul taglio delle ore agli educatori che si occupano di sostegno ai bambini disabili nei nidi e nelle materne comunali. Così sarebbe stato annunciato durante un incontro sindacale dai rappresentanti del settore Educazione di Palazzo Marino alle cooperative che hanno in appalto il servizio per le strutture comunali. La motivazione? L'annullamento del sistema delle «bolle», con la fine della pandemia, che garantiva un rapporto stretto tra bimbi ed educatori e quindi la possibilità di estendere il numero dei bimbi con disabilità seguiti da uno stesso educatore. Riducendo così il numero degli operatori.
«Stiamo presentando un'interrogazione urgente - spiegano Alessandro Verri e Deborah Giovanati, consiglieri comunali della Lega - per capire le ragioni di questa assurda decisione. L'inclusione dei bambini con disabilità non è un gioco, dev'essere una priorità in quanto la crescita e lo sviluppo di relazioni dei bambini è fondamentale in questi anni, portando benefici per il futuro, anche nello sviluppo di competenze, oltre all'aiuto alle famiglie nel loro compito educativo».
Il risultato sarebbe quindi una riduzione delle ore di sostegno, quando già nell'epoca pre Covid le famiglie lamentavano una copertura insufficiente del sostegno, che nei casi di disabilitò grave dovrebbe comunque essere garantita dal rapporto uno a uno. «Approntare un taglio al servizio educativo vuol dire non avere lungimiranza sulle reali necessità delle famiglie e dei bambini - ribadiscono i due consiglieri -.
L'Assessore Scavuzzo evidentemente sta scegliendo ancora una volta la strada del burocrate. Tagliare le risorse ai bambini, soprattutto a quelli più fragili, ha un effetto disastroso sulla nostra città. L'assessore riferisca in aula sulla vicenda».
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