Un altro caso di legionella, questa volta non a Bresso ma nel comune confinante di Cinisello Balsamo. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per le migliorate condizioni di salute del paziente ancora ricoverato all'ospedale Niguarda (l'unico dei sei infetti di Bresso, dopo il 78enne deceduto, ancora in gravi condizioni) che un nuovo caso alza il livello di allerta. Il settimo, in una settimana. Ma dalla Asl spiegano che con quanto accaduto a Bresso non c'entra nulla. Nessun legame, solo «un caso singolo e indipendente, che va ad aggiungersi agli altri due casi avutisi quest'anno a Cinisello», sottolinea il direttore del Servizio di igiene e sanità Giorgio Ciconali, aggiungendo che anche l'anno scorso sono stati registrati 3 casi di legionella a Cinisello». Siamo, quindi, perfettamente nella media. A Bresso intanto c'è ancora molto timore. «I cittadini mi fermano per chiedermi chiarimenti anche quando sono al supermercato», racconta l'assessore ai Servizi pubblici Patrizia Manni. E il personale degli uffici del Comune conferma che le telefonate sono tantissime.
L'amministrazione ha pubblicato sul sito un report con le misure adottate dal 17 ottobre, data del primo caso, ribadendo i consigli: pulire soffioni e lavabi, far scorrere l'acqua calda prima di usarla, se si hanno già problemi di salute evitare doccia e bagno. Le analisi sui campioni d'acqua della Asl sono in corso: tra 10-15 giorni i risultati, il tempo di vedere come evolve la coltura del batterio. Qualche notizia potrebbe arrivare già nella settimana prossima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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